Libia, governo Sarraj: respinta grande offensiva Haftar su Tripoli

Ma forze fedeli al generale: "progressi" a sud della capitale

LUG 23, 2019 -

Roma, 23 lug. (askanews) – Il governo libico di unità nazionale (GNA), con sede a Tripoli ha dichiarato di avere respinto ieri una “grande offensiva” delle forze di Khalifa Haftar a sud della capitale, segnalando combattimenti sanguinosi e con vittime. Le forze fedeli ad Haftar hanno annunciato da parte loro di avere registrato “progressi” nelle stesse aree a Sud di Tripoli.

“Le nostre forze sono riuscite a respingere un’importante offensiva delle forze di Haftar su diversi fronti a sud di Tripoli”, ha detto il portavoce della controffensiva, lanciata per respingere l’uomo forte della Libia orientale.

Secondo questo portavoce, Mustafa al-Mejii, questa “grande offensiva” era in preparazione “da diversi giorni”, e le forze di Haftar avevano “mobilitato truppe” per questo scopo. “Ma hanno subito una sconfitta grande e angosciante”, ha commentato, citato dall’Afp. “L’aeronautica ha effettuato sette attacchi mirando alle posizioni delle forze pro-Haftar di Ain Zara, Wadi Rabih, Esbea e Gasr Ben Ghashir”, ha aggiunto.

Il portavoce ha affermato che le truppe del governo di Tripoli sono “riuscite in poche ore a respingere (le forze del maresciallo Haftar) e costringerle a ritirarsi”. Le forze del GNA, ha aggiunto, “sono anche riuscite ad assumere nuove posizioni occupate dalle forze pro-Haftar”, ha aggiunto. Il portavoce inoltre ha riferito di “6 morti e feriti” nei ranghi delle forze pro-GNA e 25 morti e feriti tra i combattenti del maresciallo Haftar.

Al-Mejii, inoltre, ha riferito della distruzione di tre carri armati, quattro veicoli militari non specificati e due veicoli corazzati appartenenti alle file di Haftar e della detenzione di “11 mercenari che combattevano nei loro ranghi”.

Da parte loro, le forze del generale dell’Est hanno annunciato sulla loro pagina Facebook di avere compiuto dei “progressi costanti”, dicendo che “le unità militari” stanno avanzando “su tutti i fronti della capitale, assumendo il controllo di nuovi posizioni e causando grandi perdite al nemico.