Hong Kong nel caos, lacrimogeni e pallottole di gomma sulla folla

E spuntano pattuglie di vigilantes mascherati filo-Pechino

LUG 21, 2019 -

Roma, 21 lug. (askanews) – Hong Kong di nuovo nel caos nella serata di oggi con la polizia antisommossa che la lanciato lacrimogeni e sparato pallottole di gomma sui manifestanti anti governativi che nel corso della giornata hanno preso di mira l’ufficio di rappresentanza di Pechino. Nuvole di fumo acre si alzano sul quartiere commerciale della città, denso di folla, mentre la polizia dà battaglia a dimostranti alla fina di una nuova grande marcia di protesta, la settima in altrettante settimane di disordini nella città semi-autonoma ex territorio britannico.

Un gruppo du sostenitori del governo mascherati e armati di bastoni si sono avventati su un gruppo di manifestanti in una stazione ferroviaria, picchiando varie persone tra cui i giornalisti che trasmettevano in diretta gli avvenimenti. Hong Kong è travolta dalla sua peggiore crisi nella storia recente dopo settimane di marce e sporadici scontri tra la polizia e sacche di manifestanti violenti.

Le prime proteste sono state scatenate da un disegno di legge ora sospeso che avrebbe consentito le estradizioni verso la Cina continentale. Ma da allora si sono sviluppate in un movimento più ampio che chiede riforme democratiche, suffragio universale e la fine della deriva autoritaria nel territorio semi-autonomo.

I proiettili di gomma e i lacrimogeni sono diventati una consuetudine per le strade di Hong Kong dopo che il parlamento della città è stato invaso dai manifestanti all’inizio di luglio e l’autorità di Pechino è stata messa duramente in discussione per la prima volta da quando Hong Kong è stata restituita alla Cina nel 1997.

Oggi decine di migliaia di manifestanti anti-governativi hanno marciato per le strade per il settimo fine settimana di fila. La marcia ha seguito uno schema ormai consueto: un’enorme e pacifica partecipazione seguita da una notte di scontri con i gruppi che sposano la linea dura.

Gli attacchi di uomini mascherati sui manifestanti sono una novità e acuiscono i timori che le temute triadi della città approfittino del conflitto politico.

L’assalto coordinato di domenica sera si è svolto a Yuen Long, un quartiere vicino al confine cinese, dove le bande criminali rimangono influenti. Le immagini mostrano uomini mascherati che attaccano i manifestanti sulla piattaforma e all’interno dei treni. Assalti di vigilanti filogovernativi hanno avuto luogo contro i manifestanti durante le proteste del movimento degli ombrelli del 2014.

Nel tardo pomeriggio i manifestanti avevano circondato l’ufficio di rappresentanza del governo centrale della Cina tra lanci di uova e graffiti. “Tu ci hai insegnato che le marce pacifiche sono inutili” è stato uno degli slogan tracciati a bomboletta sulle pareti dell’ufficio di Pechino.