Usa, Immigrazione: partiti i primi raid per rimpatrio migranti

Obiettivo: criminali violenti e reati gravi

LUG 15, 2019 -

Roma, 15 lug. (askanews) – L’autorità per il controllo dell’immigrazione negli Stati Uniti ha iniziato i raid per il rimpatrio di circa 2.000 immigrati illegali, come annunciato dal presidente americano Donald Trump. Dopo una domenica di attesa, con le grandi città santuario che avevano annunciato di non voler collaborare all’operazione e di voler proteggere i migranti, i controlli hanno avuto inizio. Secondo la Cnn i primi obiettivi sono i cittadini accusati di crimini gravi e che sono già destinatari di un provvedimento di allonamento dal Paese. Non ci sono tuttavia segnali che sia partita un’operazione su ampia scala.

Le città colpite sono Atlanta, Baltimora, Chicago, Denver, Houston, Los Angeles, Miami, New York e San Francisco. Anche New Orleans è nella lista, ma l’amministrazione comunale ha dichiarato via Twitter la scorsa settimana che l’ufficio immigrazione ha fatto sapere di aver sospeso le operazioni di controllo nell’area a causa della tempesta tropicale Barry.

Fino alla serata di domenica (fuso degli Usa) non c’erano stati casi confermati di fermi e rimpatri né a New York, né a Baltimora o Chicago, secondo i legali che stanno seguendo gli eventi per dare assistenza ai migranti.

L’Ice (l’agenzia per l’immigrazione Usa), che non ha commentato l’attività sul campo e l’effettivo lancio dell’operazione, ha sottolineato che i primi destinatari del provvedimento sono persone che hanno ricevuto un ordine di rimpatrio da parte del tribunale. Un riferimento alla notifica di febbraio, inviata a 2.000 immigrati.

Ken Cuccinelli, direttore dei servizi di immigrazione, ha spiegato a Cnn che gli obiettivi sono “criminali violenti” o con reati gravi a loro carico e gli agenti Ice non stanno “utilizzando” l’accusa di ingresso illegale nel Paese come ragione per l’arresto. Cuccinelli non ha risposto alla richiesta di chiarimenti sulle possibili separazioni di genitori dai figli minori, definendolo un “dettaglio dell’operazione”.

I raid dovevano svolgersi già a giugno, sottolinea la Cnn, ma Trump li ha rinviati per dare al Congresso il tempo di “trovare una soluzione” sull’asilo. Secondo fonti interne dell’Ice, invece, le operazioni sarebbero state rinviate perché alcuni dettagli erano trapelati.