Caso Ghosn, la moglie del manager chiede aiuto a Trump

Vuole che chieda conto ad Abe di detenzione marito

GIU 17, 2019 -

Roma, 17 giu. (askanews) – La moglie di Carlos Ghosn, l’ex numero uno Renault e Nissan caduto in rovina, ha chiesto al presidente Usa Donald Trump di domandare al Giappone “condizioni eque” per il processo che riguarderà il marito ai prossimi colloqui che avranno luogo nella cornice del G20 di Osaka alla fine del mese.

Carole Ghosn ha rilasciato un’intervista alla BBC. “I leader mondiasli s’incontreranno alla riunione del G20 alla fine del mese”, ha ricordato la signora Ghosn. “Mi piacerebbe che il presidente Trump parlasse con il primo ministro Abe di condizioni eque, condizioni processuali eque, e mi consentisse di parlare a mio marito, e anche rispetto alla presunzione d’innocenza fino a una colpevolezza provata”.

E’ dal 4 di aprile che la donna non vede, a suo dire, il marito, che è stato rilasciato dietro pagamento di una cauzione di 4,5 milioni di dollari, ma comunque deve vivere sotto strette restrizioni, anche rispetto alla possibilità di incontrare la consorte.

Carole Ghosn ha rivendicato l’innocenza del marito e il suo ruolo di moglie. “Io sono una casalinga che ha cresciuto tre figli, e mi fanno passare come una complice”, ha detto la donna nata a Beirut. “Penso – ha proseguito che loro vogliano intimidirci e umiliarci”.