Sostegno alla Charlie Hebdo a reporter russo arrestato per spaccio

A sorpresa la stampa russa reagisce compatta

GIU 10, 2019 -

Mosca, 10 giu. (askanews) – C’è oggi fermento sulla stampa russa e un’atmosfera che da tempo non si percepiva tra le strade di Mosca. E non è il caldo. I giornali Vedomosti, Kommersant ed RBC per la prima volta nella storia, sono usciti con la stessa prima pagina e sono andati a ruba. Askanews è riuscita a trovare una copia di prima mattina di Kommerant, ma alle 11 locali era già impossibile recuperarne una seconda. La notizia, che ha avuto tanto rilievo ha un titolo che ricorda da lontano Charlie Hebdo. “Io-noi siamo Ivan Golunov”. Il protagonista della forte presa di posizione non è la vittima di un attentato terroristico, ma il giornalista del sito di inchieste “Medusa”, accusato di spaccio di droga su larga scala. Il giornalista dice che le droghe sono state piazzate dalla polizia (per incastrarlo) e in molti hanno collegato la sua persecuzione a indagini sull’attività del reporter. L’8 giugno, la corte lo ha mandato agli arresti domiciliari, fra fortissime polemiche.

Sempre oggi il portavoce del presidente della Federazione russa Dmitrij Peskov, ha commentato la pubblicazione da parte della polizia di fotografie che non sarebbero quelle della casa del giornalista: “gli errori sono possibili. Li fanno anche i giornalisti, quando scrivono determinati materiali. Magari, in grandi quantità”, ha detto, rispondendo alla domanda se la fiducia del Cremlino nel ministero dell’Interno fosse cambiata dopo l’incidente. Peskov ha anche notato che nel caso Golunov il Cremlino è guidato solo da informazioni ufficiali del Ministero. Tuttavia la vicenda sta prendendo una strana piega.

Il 7 giugno, il ministero dell’Interno, riferendo sul caso Golunov, ha pubblicato diverse fotografie, il cui contenuto era simile a un laboratorio per la produzione di droghe. Gli amici del giornalista hanno detto che non era il suo appartamento, dopo di che il Ministero degli Interni ha riconosciuto che le immagini non avevano alcun rapporto con Golunov. Poi alcuni canali statali come Russia 1 ed Ntv hanno commentato il fatto, mettendo in luce l’errore della polizia, e prendendo posizioni stranamente conciliant, almeno in parte, nei confronti di Golunov. (segue)