Giappone-Russia, nessun passo avanti su trattato di pace

Non ci sono progressi su disputa territoriale

MAG 30, 2019 -

Roma, 30 mag. (askanews) – Un trattato di pace tra Giappone e Russia è ancora lontano. Le due parti, infatti, devono prendere ancora una volta atto di una grande differenza sulla disputa territoriale che impedisce la firma di un accordo atteso dalla fine del secondo conflitto mondiale. Alla fine di un vertice “2+2” (cioè tra i ministri degli Esteri e della Difesa delle due parti), le posizioni relative alle isole Curili meridionali, occupate da Mosca dalla fine della guerra e rivendicate da Tokyo, non si sono avvicinate.

I quattro ministri di sono incontrati oggi nella capitale giapponese. Taro Kono, il capo della diplomazia giapponese, ha detto ai giornalisti di aver protestato contro le recenti esercitazioni di lancio missilistico e il dispiegamento di nuovi jet militari nelle isole, che il Giappone chiama Territori del Nord. Questa militarizzazione, ha chiarito Kono durante una conferenza stampa congiunta, è “inaccettabile”.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, dal canto suo, ha ribadito che Mosca fa quel che vuole in territorio che sono sotto “la sovranità russa”.

Kono e Lavrov avranno un altro incontro domani, nella speranza di avvicinare le posizioni anche in vista della riunione che avranno il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il presidente russo Vladimir Putin a margine del G20 di Osaka alla fine del prossimo mese. Non sembrano, tuttavia, esserci molti margini di miglioramento.

Le Curili meridionali sono tre isole – Iturup (Etorofu per i giapponesi), Kunashir (Kunashiri) e Shikotan – e un gruppo di isolotti (Chabomai-Habomai) a poche miglia dalla punta settentrionale dell’isola di Hokkaido.

Mosca si è lamentata inoltre per la decisione di Tokyo di dotarsi di sistemi antimissilsitici Usa Aegis Ashore, che però il ministro della Difesa nipponico Takeshi Awaya ha rivendicato come puramente disfensivo.