Sindacati: per lavori Tokyo 2020 salari bassi e superlavoro

C'è carenza di lavoratori edili

MAG 16, 2019 -

Roma, 16 mag. (askanews) – Salari troppo bassi, eccessivi carichi di lavoro, poca possibilità di rivendicare i propri diritti. Il sindacato internazionale dei lavoratori edili e del legno BWI e il sindacato edile giapponese Zenkensoren hanno pubblicato un rapporto molto pesante sulle condizioni di lavoro nei cantieri per le Olimpiadi di Tokyo del 2020.

“Le Olimpiadi estive di Tokyo 2020 hanno rappresentato un’opporttunità per il Giappone per colmare alcuni degli annosi gap nell’industria delle costruzioni; tuttavia, questi problemi sono semplicemente peggiorati”, ha detto il segretario generale di BWI, che ha sede a Ginevra, Ambet Yuson. “I salari – ha precisato – restano bassi, gli straordinari pericolosi sono comuni e i lavoratori hanno un accesso limitato al ricorso per risolvere le loro questioni”.

Il documento, basato sulle interviste ai lavoratori, è stato inviato ieri al Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici, al governo metropolitano di Tokyo e al Consiglio giapponese per lo sport. Si tratta delle tre organizzazioni a cui fanno riferimento i lavori per la costruzione delle strutture sportive dei Giochi. In particolare, il nuovo Stadio nazionale e il Villaggio Olimpico.

Attualmente, secondo il rapporto, c’è una pesante carenza di personale nel settore delle costruzioni, con 4,3 posizioni libere ogni lavoratore disponibile. Questo pone una pressione importante sui lavoratori, a rischio superlavoro. E, nonostante questo, l’industria non è stata in grado di creare condizioni di lavoro e retribuzione decenti.

“I lavoratori ci hanno raccontato di situazioni di pericoloso e illegale superlavoro nei cantieri di Tokyo 2020, sebbene un lavoratore sia già morto per ‘karoshi’ (morte da superlavoro, ndr.)”, ha affermato Yuson. Inoltre il ricorso selvaggio a subforniture “rende difficile garantire un luogo di lavoro sicuro e sano, i salari restano bassi e c’è una persinesnte instabilità” del lavoro. E’ questa, si chiede quindi Yuson, “l’eredità che gli organizzatori di Tokyo 2020 vogliono lasciare dopo i Giochi?”

Il rapporto ha anche segnalato l’impossibilità in molti casi per i lavori di ricorrere per vedere rispettato i propri diritti attraverso la mediazione dei sindacati.