Ambasciatore Terracciano accoglie a Mosca gli studenti d’italiano

La visita è stata organizzata nell'ambito del programma PRIA

MAG 16, 2019 -

Mosca, 16 mag. (askanews) – “Siete in quella che è la casa degli italiani ma anche la casa dell’amicizia tra l’Italia e la Russia”. Così presso l’ambasciata d’Italia a Mosca il capo missione Pasquale Terracciano ha accolto un gruppo di 67 studenti russi di età compresa tra i 12 ed i 18 anni, accompagnati dai loro docenti di italiano e dai direttori di quattro scuole moscovite: rispettivamente la n. 1950, 1409, 1251, 1529. L’ambasciatore, rispondendo a una alunna che gli chiedeva quando l’italiano diventerà materia d’esame di maturità in Russia, non ha escluso che anche tale questione possa essere sul tavolo della prossima visita del presidente Vladimir Putin in Italia a inizio luglio.

Terracciano parlando di Villa Berg ha inoltre voluto sottolineare che, dal 1924, ossia da quando è diventata ambasciata d’Italia, è cominciato un periodo felice per questo luogo. Poi, con un sorriso, ha notato quanto la platea odierna fosse silenziosa e composta. “Questo senz’altro è merito dei vostri insegnanti, ma anche delle vostre famiglie”, ha aggiunto.

Nelle scuole rappresentate oggi a Villa Berg è stato attivato da quest’anno un progetto di approfondimento della lingua italiana con la presenza di un insegnante inviato dal Ministero degli Esteri, il maestro Andrea Komel.

La visita è stata organizzata nell’ambito del programma PRIA quasi al termine dell’anno scolastico in Russia. In questo modo si è voluto premiare gli studenti più meritevoli, selezionati dalle stesse scuole, accrescendo il loro interesse per il nostro Paese.

Terracciano ha ringraziato il Dirigente scolastico Giuseppe Lo Porto e tutti i promotori del programma. Il consigliere Walter Ferrara ha poi accompagnato i docenti e gli alunni a conoscere la nostra ambasciata. “Voglio farvi i miei complimenti per la scelta di studiare una lingua diversa dalla vostra”, ha chiosato Terracciano. “Un noto regista diceva che studiare una lingua straniera è aprire la porta su una nuova cultura. L’italiano non ha caso è la quarta lingua più studiata nel mondo”.