Usa non firmano “Christchurch Call” contro estremismo online

Documento potrebbe violare libertà espressione Primo emendamento

MAG 15, 2019 -

New York, 15 mag. (askanews) – Gli Stati Uniti non firmeranno la “Christchurch Call”, il documento negoziato da Francia e Nuova Zelanda con cui i Paesi e le società firmatarie si impegneranno a combattere la diffusione dell’estremismo su internet, come risposta agli attacchi contro due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, in cui sono morte 50 persone. Il documento sarà firmato, tra gli altri, da Australia, Canada, Regno Unito e Italia; tra le aziende, spiccano le firme di Amazon, Google, Facebook (dove fu trasmessa in diretta la sparatoria, ndr), Microsoft, Twitter e YouTube.

Funzionari statunitensi hanno spiegato al Washington Post che gli Stati Uniti sono “con la comunità internazionale nel condannare i contenuti violenti e l’estremismo online” e che sostengono gli obiettivi del documento. La Casa Bianca ha fatto però sapere di “non essere nella posizione di far parte” dell’accordo, che potrebbe violare la protezione della libertà di espressione garantita dal Primo emendamento della Costituzione.