Roma, 28 apr. (askanews) – La Compagnia petrolifera nazionale della Libia (Noc) ha chiesto oggi “l’immediata cessazione delle ostilità” nel Paese che mettono “a serio rischio” le attività di produzione e l’economia nazionale.
In una nota, la Noc “condanna fermamente la militarizzazione delle infrastrutture energetiche nazionali libiche”, seguita a “una serie di incidenti durante la scorsa settimana, incluso “l’uso di terminali petroliferi da parte di navi da guerra e altri navi militari”.
Ricordando la sua “indipendenza e neutralità”, la Compagnia petrolifera inoltre “rigetta categoricamente l’uso delle strutture petrolifere per scopi militari o per contrattazioni politiche”.
Il presidente della Noc, Mustafa Sanalla, da parte sua ha dichiarato che “questa attività illegale e irresponsabile rappresenta una grossa violazione del mandato ricevuto dai cittadini e deve essere fermata”.
“Questi atti danneggiano i lavoratori, minano la fiducia dei partner e minacciano la nostra capacità di mantenere l’operatività”, ha detto Sanalla. “La Noc respinge tutti i tentativi di utilizzare le attrezzature e le strutture per scopi militari. La Noc è linfa vitale per l’economia libica e deve essere protetta da ogni forma di conflitto”, ha concluso.