Roma, 25 apr. (askanews) – Il presidente Donald Trump, in una telefonata con l’uomo forte libico, Khalifa Haftar, la scorsa settimana, gli ha indicato che gli Stati Uniti avrebbero sostenuto un assalto alla capitale Tripoli per deporre il governo appoggiato dalle Nazioni Unite. Lo hanno rivelato all’agenzia Bloomberg funzionari americani vicini al dossier.
Anche un precedente appello del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Bolton aveva lasciato Haftar con l’impressione di un semaforo verde americano per un’offensiva su Tripoli da parte delle sue forze, noto come l’esercito nazionale libico, secondo tre diplomatici.
Il colloquio di Trump con Haftar è avvenuto dopo che il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi aveva incontrato il presidente degli Stati Uniti il 9 aprile e lo aveva esortato a sostenere Haftar, secondo quanto riferito a Bloomberg da due persone vicine alla questione. Trump ha anche parlato con il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed Al Nahyan, sostenitore di Haftar, il giorno prima che la Casa Bianca emettesse la dichiarazione di riconoscimento dell’incarico con Haftar.
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