Sri Lanka, presidente rimuove capo polizia e ministro difesa

Dopo polemiche su allarmi inascoltati prima di stragi

APR 24, 2019 -

Roma, 24 apr. (askanews) – Il presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena ha chiesto le dimissioni del capo della polizia e del ministro della Difesa mentre nel Paese monta l’indignazione sulla gestione degli allarmi ricevuti dall’intelligence prima delle stragi di Pasqua, nel quale sei attacchi kamikaze in chiese e hotel di lusso hanno ucciso almeno 359 persone.

Gli attacchi sono stati svolti da nove kamikaze, tra cui una donna, che si è fatta saltare in aria quando la polizia ha accerchiato al casa dove si trovava, e due fratelli. Otto attentatori sono stati identificati.

In una conferenza stampa oggo il sottosegretario alla Difesa Ruwan Wijewardene ha detto ai giornalisti che gli attentatori provenivano dalla classe medie e agiata e alcuno di loro erano “piuttosto ben educati”. Uno di loro aveva studiato in Gran Bretagna e Australia.

Sessanta persone sono state arrestate, tra cui un ricco commerciante di spezie di Colombo, Mohamed Ibrahim, proprietario di una delle abitazioni usate come covi dal gruppo. Due dei suoi figli erano kamikaze e la nuora si è fatta saltare in aria all’arrivo della polizia.

Secondo Wijewardene gli attentatori si erano distaccati dal National Thowheed Jamaath, oscuro gruppo islamista dell’est del Paese. Il leader del gruppo ha realizzato l’attentato suicida all’hotel Shangri-La di Colombo. L’Isis ha rivendicato gli attentati, ma secondo le autorità il suo ruolo resta oscuro. Secondo Wijewardene c’era un legame con lo Stato islamico “attarverso l’ideologia o forse il finanziamento”.