Sri Lanka, gli “adoratori della Pasqua” e le polemiche pretestuose

Gli attacchi a un tweet di Obama: perché non hanno senso

APR 23, 2019 -

Roma, 23 apr. (askanews) – Sulla scia del massacro in Sri Lanka è triste doversi dedicare a contraddire la polemica pretestuosa nata attorno ai tweet di Barack Obama e di Hillary Clinton e all’espressione “Easter worshippers”, malamente tradotta in Italia su varie testate come “adoratori della Pasqua”. L’ex presidente e Clinton sarebbe colpevoli insomma di aver schivato la parola “cristiani”. (“Gli attacchi ai turisti e ai fedeli della Pasqua in Sri Lanka sono un attacco all’umanità” ha scritto Obama).

“Worshipper” in inglese significa semplicemente “fedele” (adoratore sì, di una divinità), ed è valido per qualunque culto. “Easter worshipper” dunque significa “fedele nel giorno della Pasqua”; l’inglese, lingua sintetica per eccellenza, usa moltissimo i ‘modifier’, cioé i sostantivi e le forme verbali in funzione aggettivante. Si può avere il “Ramadan worshipper”, il “Friday worshipper” (musulmano), il “Buddha worshipper”, o i “Sunday worshippers” che sono coloro che vanno a una funzione religiosa di domenica.

Come sintetizza il giornalista Paolo Attivissimo sul suo blog (https://attivissimo.blogspot.com/2019/04/luca-salerno-giornalista-tg2-rai-vuole.html?fbclid=IwAR23PjjMIzBFWyQaOn-MfLQS–0tkbAeFO2hn26FwRF-sQqvU329r41idFw), l'”Easter worshipper” è per forza di cose un cristiano (la Pasqua di resurrezione la celebrano solo i cristiani, unici per cui Cristo è risorto; e in inglese la Pasqua ebraica è ‘Passover’, non ‘Easter’). Non solo; la locuzione usata da Obama e Clinton è molto precisa oltre che sintetica: gli attentati non hanno colpito “i cristiani” genericamente, hanno colpito “tourists and Easter worshippers”, “Turisti e fedeli cristiani che pregavano in un luogo di culto per la Pasqua” (che oltretutto è molto più lungo). Gli attentati semmai diventano anche più vigliacchi.

Da ieri, la cosa è stata analizzata da numerosi colleghi nonché anglofoni. Senza fare l’elenco degli italiani che si sono scagliati contro Obama e Clinton (rinverdendo le accuse di “amico degli islamici” per l’ex presidente), è però interessante notare che anche negli Stati Uniti qualcuno ha colto il destro per attaccarlo. Un articolo del sito Slate.com (https://slate.com/human-interest/2019/04/easter-worshippers-obama-hillary-conservative-backlash.html) segnala che il tweet di condoglianze di Obama è parso ai più “corretto e perfino anodino”, ma non è piaciuto a vari commentatori americani di destra; perfino un op-ed (cioé un contributo esterno) sul Washington Post ha protestato.

Ma gli esempi di questo uso di “worshipper” – per qualunque culto – soprattutto nella sintesi del linguaggio giornalistico sono infiniti. Per esempio, da Fox News, rete per eccellenza amica di Donald Trump, sull’incendio di Notre Dame: “Tourists, Easter Worshippers Lament Closure of Notre Dame”. Dalla BBC: “Finsbury Park Attack: Roses for Ramadan Worshippers”. Dal Guardian: “Afghanistan Suicide Bomber Kills Eid Worshippers at Mosque, Police Say”. La Jewish Telegraphic Agency: “Homeless Couple Attack Synagogue Worshippers in Buenos Aires”.

Infine vale la pena di segnalare un articolo delle esperte di religioni proprio del Washington Post. (https://www.washingtonpost.com/religion/2019/04/22/deadly-attacks-sri-lanka-tap-into-global-anxiety-about-christian-muslim-violence/?fbclid=IwAR1tZ7cs4U2N5oJP71p8lkbbYWVHgTLKoUQgUdHJYQdDxJv7r2APq2tyNvk&utm_term=.2c86e2628c43). Michelle Boorstein e Sarah Pulliam Bailey, dopo la strage in Sri Lanka, analizzano quanto sia reale il rischio di una escalation di ‘guerra di religione’ in particolare fra cristiani e musulmani ma non solo, al di là della percezione. “Gli esperti che studiano i trend a lungo termine di intolleranza e violenza non riescono a decidere”, scrivono, “se le cose stiano peggiorando, migliorando, o restino più o meno uguali.”