“Gli attentati in Sri Lanka sono una risposta al massacro di Christchurch”

Lo ha detto il governo di Colombo

APR 23, 2019 -

Roma, 23 apr. (askanews) – Gli attacchi di Pasqua che hanno provocato secondo l’ultimo bilancio più di 320 vittime in Sri Lanka – per la precisione 321 – hanno rappresentato una risposta alla strage in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, a marzo. Lo ha detto al parlamento del Paese il ministro della Difesa di Colombo, come riporta il Guardian.

Ruwan Wijewardene ha spiegato, nel corso di una seduta straordinaria, che le indagini hanno evidenziato che “questo attacco è stato realizzato in rappresaglia all’attacco contro i musulmani di Christchurch”, ha affermato.

Un memo dell’intelligence che alcuni esponenti del governo hanno potuto visionare nelle settimane antecedenti l’attacco sottolineava che un membro del gruppo terroristico ritenuto responsabile degli attentati aveva iniziato ad aggiornare i suoi profili sui social network “con contenuti fondamentalisti” successivamente alle sparatorie di un estremista di destra in Nuova Zelanda costate la vita a cinquanta persone.

Esperti di terrorismo hanno però sottolineato che la natura sofisticata dell’attacco e l’attrezzatura utilizzata avrebbero richiesto mesi di preparazione, compreso l’addestramento dei kamikaze e la sperimentazione degli esplosivi.

Wijewardene ha inoltre detto al parlamento che il bilancio delle vittime è salito a 321 persone, 38 delle quali di nazionalità straniera. Ha ribadito che al primo ministro e altre autorità nei ruoli chiave del Paese non era mai stata ventilata la possibilità di un imminente attacco.

Fco/Int9