##Galleria al Gum, tempio moda italiana a Mosca: ecco gli artisti

Da Peppershtein a Vinogradov, sorprendente libertà espressiva

APR 19, 2019 -

Mosca, 19 apr. (askanews) – Ecco gli artisti russi che partecipano al nuovo festival di arte contemporanea GUM-Red-Line al GUM, tempio della moda italiana sulla Piazza Rossa di Mosca. L’evento ha rilevanza storica, una prima assoluta per numero di artisti, per originalità dell’evento e soprattutto per contenuti delle opere e libertà espressiva.

1) AES + F “Ritratto di famiglia con chimere” Dal progetto Inverso Mundus, collage digitale, 2015

Il gruppo AES+F è nato nel 1987. Ne fanno parte gli artisti Tatyana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky ed il noto fotografo Vladimir Fridkes, che si è unito al gruppo nel 1995. La partecipazione alla Biennale di Venezia del 2007 con il primo video monocanale di grande formato “Last Riot” nel padiglione della Russia ha dato al gruppo fama mondiale. Da allora, il progetto “Inverso Mundus” è stato presentato in varie parti del mondo – in Europa, Stati Uniti, India e Australia. Negli anni 2018-2019, con il film “Inverso Mundus” gli artisti hanno preso parte alla 1a Biennale d’Arte di Bangkok. Nel mese di gennaio 2019 al Teatro Massimo di Palermo, uno dei più grandi teatri lirici d’Europa, si è svolta la prima dell’opera «Turandot» di G. Puccini, per la quale gli AES + F hanno realizzato la scenografia multimediale ed i costumi.

2)Pavel Peppershtein “Una famiglia suprematista” Inchiostro, acquerello, matita colorata

Pavel Peppershtein (1966) ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Praga (1985-1987). È uno dei fondatori del gruppo “Ispezione “Ermeneutica medica”” e del movimento “realismo psichedelico”. Artista, critico d’arte, scrittore. Nel 2014, ha vinto il Premio Kandinsky con il progetto “Santa politica”. Le sue opere si trovano nelle collezioni della Galleria Tretyakov di Mosca, Hermitage (San Pietroburgo), Museo Russo (San Pietroburgo), Centre Pompidou (Parigi) e in importanti collezioni private. Nel 2009 il progetto «La vittoria sul futuro» è stato presentato nel padiglione russo alla 53a Biennale di Venezia (2009). (segue)