Russia, Putin alza le pensioni sociali minime dopo smacco riforma

Manovrina innalzamento dell'età pensionabile boomerang pericoloso

APR 1, 2019 -

Mosca, 1 apr. (askanews) – Torna sul tema, probabilmente con il timore di muoversi come un elefante in una cristalleria. Il presidente russo Vladimir Putin ha aumentato le pensioni sociali minime, dopo che nei mesi scorsi la manovrina sull’innalzamento dell’età pensionabile si è rivelata un boomerang pericoloso, capace di abbattere di decine di punti l’indice di popolarità del leader del Cremlino.

L’aumento non è da capogiro: +2%, ovvero 182 rubli per arrivare a un ammontare di 9.266 rubli (poco più di 120 euro) al mese. La sussistenza analoga per i bambini con disabilità è arrivata a 13.674 rubli. L’aumento delle pensioni è stato condotto in conformità con l’aumento del minimo di sussistenza per un pensionato nel 2018. Il Fondo Pensione russo ha precedentemente riferito che l’attuale indicizzazione interesserà quasi 4 milioni di pensionati, di cui 3,2 milioni sono beneficiari di pensioni sociali.

Il presidente russo ha firmato lo scorso 3 ottobre, la legge che aumenta gradualmente l’età pensionabile da 55 a 60 anni per le donne e da 60 a 65 per gli uomini. Putin aveva dovuto giustificarla con un appello tv diretto ai cittadini russi, inviperiti per il cambiamento. La manovra era necessaria, anche a causa del buco demografico provocato dalla crisi sociale degli anni 90. Tuttavia la popolazione ha fatto una grande fatica a digerire la misura, e la caduta nei sondaggi ne è una prova.