Brasile apre ufficio a Gerusalemme, i palestinesi protestano

Anp intende richiamare suo rappresentante nel Paese sudamericano

APR 1, 2019 -

Roma, 1 apr. (askanews) – L’Autorità nazionale palestinese intende richiamare il proprio rappresentante diplomatico in Brasile per protestare contro la decisione del Paese guidato da Jair Bolsonaro di aprire un ufficio commerciale a Gerusalemme, una sorta di filiale dell’ambasciata a Tel Aviv, in Israele.

“Comunicheremo con il nostro ambasciatore in Brasile con l’obiettivo di richiamarlo per consultazioni e prendere le decisioni appropriate per affrontare una situazione del genere”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri, rilanciato dalla stampa israeliana.

La prevista missione commerciale è “una violenta violazione della legittimità e delle risoluzioni internazionali, un’aggressione diretta contro il nostro popolo e i suoi diritti e una risposta affermativa alla pressione israelo-americana volta a rafforzare l’occupazione, la costruzione degli insediamenti e la giudaizzazione di Gerusalemme occupata”, si insiste nella nota.

Secondo la funzionaria palestinese Hanan Ashrawi, inoltre, coloro che seguono il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel suo riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele sono in violazione del diritto internazionale. “Il brasiliano Bolsonaro ha aperto un ufficio commerciale e diplomatico a Gerusalemme seguendo l’Ungheria, la Repubblica Ceca e l’Honduras che hanno anche tentato in modo disonesto di ignorare la questione dell’annessione illegale di Israele da parte di Gerusalemme”, ha scritto su Twitter. “Trump e la sua gente sono in violazione del diritto internazionale umanitario e stanno perpetuando il conflitto”.

Ieri il presidente brasiliano Bolsonaro è stato in visita in Israele ed ha avuto un colloquio con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il suo ministro degli Esteri Ernesto Araujo è stato ricevuto dal suo omologo israeliano Israel Katz. Subito dopo la sua elezione, Bolsonaro aveva promesso di spostare l’ambasciata del Brasile in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Ma da quel momento, il capo di Stato brasiliano ha parzialmente rettificato la posizione, temendo di minare le relazioni che il Brasile intrattiene con gli Stati arabi della regione.