Cina, esperti Onu: 1 milione musulmani in campi di “rieducazione”

Per Pechino sono dei "campus" di formazione

MAR 22, 2019 -

Roma, 22 mar. (askanews) – La Cina ha confinato in campi di “rieducazione” e “formazione” nella regione dello Xinjiang circa un milione di musulmani, secondo gli esperti delle Nazioni Unite. Nello Xinjiang vive la principale minoranza di religione islamica, quella degli uiguri.

Secondo un ex detenuto, adesso in esilio, che ha parlato con Afp, l’indottrinamento inizia la mattina presto con sessioni di autocritica e canzoni patriottiche, nel corso della giornata gli “studenti” possono parlare soltanto cinese e la giornata si conclude con pasti a base di maiale, carne proibita dalla religione musulmana, in particolare il venerdì, giorno sacro per l’Islam.

Il viceministro degli Esteri cinese, Le Yucheng, ha definito le aree come dei “campus”, ma per Omir Bekali, di etnia kazaka, che ha passato alcune settimane a Karamay prima di essere liberato e essere andato in Turchia, i campi hanno l’unico obiettivo di privare i detenuti della loro religione.