Brexit, Vertice Ue discute su due date, 11 aprile e 22 maggio

Proroga breve solo se passa Accordo di recesso a Westminster

MAR 21, 2019 -

Bruxelles, 21 mar. (askanews) – I leader dei Ventisette stanno ancora litigando, tre ore dopo la fine inizialmente prevista della discussione al Consiglio europeo in corso a Bruxelles, su quanto debba essere lunga la proroga chiesta dalla premier britannica Theresa May per la conclusione del negoziato sulla Brexit, e sulle condizioni a cui concederla.

L’ultimo testo sul tavolo, secondo fonti diplmomatiche, è stato proposto da Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, e prevede non una, ma ben tre date: la prima è quella nuovo del voto (il terzo) del Parlamento britannico sull’Accordo di recesso, probabilmente la settimana prossima ma in data non ancora precisata; la seconda è l’11 aprile, ultima data utile per eorganizzare la tenuta delle elezioni europee di maggio nel Regno Unito; la terza è il 22 maggio, il giorno prima dell’inizio delle elezioni europee.

La proposta prevede che, se passa il voto dei Comuni sull’Accordo di recesso, la proroga del negoziato scada il 22 maggio. A quel punto, Londra avrà dovuto ratificare l’Accordo e potrà uscire in modo orionato dall’Ue. Se, invece, l’Accordo viene bocciato ancora, il governo britannico dovrà dire entro l’11 aprile che cosa intende fare: andare alla Brexit “dura” senza accordo (il “no deal”), o chiedere un’altra proroga più lunga, probabilmente fino a fine anno, organizzando però le eleziono europee?

La discussione è ancora in corso, ma sembra indicare soprattutto una cosa: che ormai è scarsissima la fiducia dei Ventisette nella capacità della May di far passare a Westminister l’Accordo di recesso.