Nuova Zelanda, Naeem e Abdul, gli eroi che hanno affrontato Tarrant

Naeem è morto, Abdul è sopravvissuto: "E' un codardo"

MAR 16, 2019 -

Roma, 16 mar. (askanews) – Due gli eroi nella strage di Christchurh, due uomini che hanno tentato di fermare la carneficina del suprematista bianco Brenton Tarrant, 28 anni, in due moschee della città neozelandese. Naeem Rashid, di origine pachistana, ha cercato di bloccare Tarrant alla moschea di Al Noor, prima di essere colpito a morte, mentre Abdul Aziz, originario dell’Afghanistan, è riuscito a mettere in fuga l’omicida dalla moschea di Linwood.

Sono 49 le persone rimaste uccise nell’attacco compiuto ieri da Tarrant durante la preghiera del venerdì: 41 nella moschea di al Noor e altre otto in quella di Linwood, distante poco meno di cinque chilometri. Naeem Rashid, 50 anni, viene oggi salutato come un eroe sui social media dopo la diffusione di un video che lo ritrae mentre affronta l’omicida. “Era coraggioso”, ha raccontato il fratello Khursheed Alam, raggiunto dalla Bbc nella città pachistana di Abbottabad. “Ho sentito delle persone, ci sono alcuni testimoni che dicono che ha salvato alcune vite cercando di fermare quella persona”, ha aggiunto. Naeem Rashid viveva in Nuova Zelanda dal 2010, insieme al figlio 21enne Talha, anche lui rimasto ucciso nell’attacco.

Abdul Aziz, 48 anni, era invece nella moschea di Linwood con i suoi quattro figli quando ha sentito gli spari ed è corso fuori dalla moschea per affrontare l’omicida, mentre la gente fuggiva. “Ha preso un’altra pistola, l’ha puntata contro di me e ha cominciato a sparare – ha raccontato l’uomo all’emittente neozelandese Newshub – ho cominciato a correre riparandomi dietro alle macchine. Volevo che mi inseguisse nel parcheggio perché avrebbe risparmiato le persone in moschea, ma probabilmente non mi ha visto”. Tornato indietro, Azis ha visto raccolto una pistola da terra, scarica: “Avevo appena afferrato la pistola quando ho sentito altri colpi dalla moschea e ho iniziato a gridare ‘Sono fuori, vieni fuori'”. Stando al suo racconto, Tarrant è tornato verso la sua autovettura, probabilmente per prendere un’altra arma: “E’ entrato nella sua macchina e io ho lanciato la pistola contro il finestrino che è andato in frantumi”. L’omicida “si è spaventato”, quindi è corso via, prima di essere bloccato poco dopo dalla polizia.

“E’ un codardo – ha commentato Aziz – venire a uccidere persone innocenti, non sei un uomo, sei un codardo”.