Usa, ora anche i repubblicani si battono contro la pena di morte

Motivi economici e morali alla base del 'cambiamento'

FEB 19, 2019 -

New York, 19 feb. (askanews) – Un tempo, il sostegno repubblicano alla pena di morte, negli Stati Uniti, era indiscutibile. Ora, i tentativi di abolirla in diversi Stati del Paese sono guidati da parlamentari del Grand Old Party. In Kansas, Kentucky, Missouri, Montana e Wyoming, i repubblicani hanno la maggioranza nei parlamenti statali, dove hanno presentato dei progetti di legge per eliminare la pena di morte, citando motivi morali ed economici.

Alcuni repubblicani in New Hampshire, dove la maggioranza è in mano ai democratici, appoggiano un’identica proposta; in Louisiana, un parlamentare della maggioranza repubblicana ha detto che presenterà una proposta di legge nei prossimi mesi.

Lo scorso anno, scrive il Wall Street Journal, 27 parlamentari statali repubblicani di tutto il Paese hanno firmato delle proposte di legge per vietare la pena di morte, mentre nel 2000 erano stati solo quattro, secondo i dati del Conservatives Concerned About the Death Penalty, un gruppo conservatore che si batte contro le esecuzioni.

“I conservatori sostengono un governo limitato, con politiche fiscali responsabili, e credono nella santità della vita” ha detto Hannah Cox, che dirige il gruppo. “Quando guardi alla pena di morte, ti domandi se rispetti uno di questi requisiti e la risposta è no” ha aggiunto.

Trenta Stati applicano ancora la pena di morte, ma il numero di esecuzioni è notevolmente diminuito negli ultimi anni per una serie di fattori, a partire dalla mancanza dei farmaci per le iniezioni letali, visto che le case farmaceutiche si rifiutano di metterli a disposizione, e dalle polemiche per la sofferenza inflitta alle persone.

Lo scorso anno, otto Stati hanno portato a termine 25 esecuzioni, secondo il Death Penalty Information Center; nel 1999, per fare un paragone, ci furono 98 esecuzioni, il numero più alto dal 1976, quando la Corte Suprema sentenziò la costituzionalità della pena di morte, ripristinandola dopo quattro anni di sospensione.

A spingere molti repubblicani a sostenere l’abolizione della pena di morte ci sono anche motivi economici. I casi legali che riguardano la pena di morte, ricorda il Wall Street Journal citando un recente studio, sono più lunghi e costosi: in Kansas, per esempio, costano 400.000 dollari, il quadruplo rispetto agli altri casi. Il Wyoming, dal 1977, ha eseguito una sola condanna e non ha nessuno nel braccio della morte, ma spende 750.000 dollari all’anno per l’ufficio che gestisce le condanne capitali.