Mosca, 15 feb. (askanews) – Contraffazioni orchestrate, danni alla legge internazionale e conversione di organismi tecnici come l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche in un inquisitore: Mosca si dimostra furiosa con l’Occidente dopo le presunte rivelazioni via Twitter di un produttore della BBC, Riam Dalati. Il produttore avrebbe scritto secondo i media russi che il noto filmato dall’ospedale siriano di Duma – dopo un attacco chimico – era una messa in scena.
Il video girato dai “Caschi bianchi” presumibilmente dopo un attacco chimico nell’aprile 2018, sarebbe stato quindi un falso, secondo Dalati, per il quale l’attacco c’è stato, ma non è stato usato il sarin. Il suo profilo Twitter tuttavia al momento risulta “protetto” e quindi tali informazioni non sono verificabili.
Ad aprile, era stato riferito che una bomba al cloro era stata sganciata su Duma e che civili erano stati feriti e uccisi. L’Occidente ha accusato il presidente siriano Bashar Assad di tutto ciò. Come prova, era stato utilizzato appunto il video dei Caschi bianchi, dove si mostravano medici che salvavano civili da sostanze velenose. Le conseguenze furono da far tremare i polsi: il 14 aprile, gli Stati Uniti avevano reagito lanciando più di cento missili crociera sulla repubblica siriana.
Sprezzante è ora la reazione del portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov: molti politici statunitensi ed europei cercheranno di “dimenticare” gli attacchi missilistici contro la Siria dopo il riconoscimento del produttore della BBC, ha detto. “Stavano facendo a gara per proteggere i pacifici siriani dai terribili attacchi chimici del regime e approvare missili e raid aerei sulla Siria”, ha detto il generale con evidente sarcasmo. Ma “un risultato più serio di queste falsificazioni”, ha detto Konashenkov, è aver portato l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) a ricevere le funzioni giudiziarie di “pubblico ministero”, grazie a questa decisione, l’Occidente può lanciare attacchi missilistici contro qualsiasi stato senza alcuna sanzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU.