Romania contraria a legame tra fondi Ue e stato di diritto

Ministro Esteri Melescanu si oppone a proposta europea

GEN 29, 2019 -

Bruxelles, 29 gen. (askanews) – La Romania è contraria al taglio dei fondi Ue ai Paesi membri che non rispettano le regole dello Stato di diritto. Lo ha dichiarato in un’intervista ad Afp il ministro degli Esteri romeno Teodor Melescanu, il cui Paese, duramente contestato da Bruxelles per la riforma della giustizia, detiene la presidenza di turno europea.

“Se qualcuno mi spiega quali sono i criteri che definiscono lo Stato di diritto sono pronto a discuterne”, ha dichiarato il capo della diplomazia romena. Il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza a metà gennaio a favore di una sospensione o riduzione del pagamento dei fondi europei per “i governi che ostacolano la giustizia o non lottano contro frodi e corruzione”.

Questa proposta, secondo Melescanu, di collegamento diretto tra fondi e Stato di diritto “non deve esistere”. Perché i finanziamenti europei sono “un elemento fondamentale su cui si basa tutta la filosofia dell’Ue”.

“Rispettiamo le opinioni (critiche ndr) ma non vuol dire che le consideriamo corrette”, ha aggiunto il ministro facendo riferimento alla contestata riforma della giustizia, bocciata dall’Ue. “La Romania è una democrazia stabile e solida”, ha aggiunto. Inoltre il capo della diplomazia romena ha detto che Bucarest resta al fianco di Polonia e Ungheria, che affrontano una procedura secondo l’articolo 7 del Trattato Ue per “grave violazione dello Stato di diritto”: “Sono a favore della prosecuzione del dialogo” per consentire ai due Paesi di “presentare i loro argomenti e rispondere alle osservazioni degli altri”.

(fonte afp)