Diplomazia, difesa, economia: il nuovo Trattato franco-tedesco

Con la firma di oggi, relazioni portate a un "livello superiore"

GEN 22, 2019 -

Roma, 22 gen. (askanews) – Senza ambizioni per alcuni, una perdita di sovranità da parte della Francia secondo altri, il nuovo trattato franco-tedesco che sarà firmato oggi ad Aquisgrana dal presidente Emmanuel Macron e dalla cancelliera Angela Merkel dovrebbe elevare la relazione bilaterale tra i due Paesi a un “livello superiore”. Il testo, nelle intenzioni dei firmatari, “completa” quello sottoscritto all’Eliseo il 22 gennaio 1963 da Konrad Adenauer e Charles de Gaulle sui settori della difesa, diplomazia, economia o cooperazione transfrontaliera.

DIFESA: ASSISTENZA RECIPROCA, ANDANDO OLTRE LA NATO I due paesi, che hanno intrapreso tre guerre dal 1870, promettono di “approfondire la loro cooperazione in materia di politica estera, difesa straniera e nazionale”. E questo nonostante i ripetuti disaccordi su questi temi tra Parigi e Berlino. Sottoscerivendo questo nuovo testo, Macron e Merkel si impegnano a “prestare aiuto e assistenza reciproca con tutti i mezzi a loro disposizione, compresa le forze armate, in caso di aggressione contro il loro territorio”.

Sebbene questa solidarietà sia già prevista nel quadro della Nato, l’obiettivo di Francia e Germania è anche quello di “rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le loro forze armate” e “di procedere a schieramenti congiunti”. Parigi e Berlino, a questo scopo, “istituiscono il Consiglio di difesa e sicurezza franco-tedesco come organo politico adibito a gestire questi reciproci impegni”.

DIPLOMAZIA: COORDINAMENTO ALL’ONU, MA NO A CONDIVISIONE SEGGIO Contrariamente a quanto affermato dalla leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, il trattato non prevede in alcun modo che la Francia “condivida” con la Germania il suo seggio come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel testo si afferma semplicemente, all’articolo 8, che l’ammissione della Germania “come membro permanente” è “una priorità della diplomazia franco-tedesca”. A questo proposito, i due paesi si impegnano a “coordinare” le loro posizioni all’interno dell’Onu e a facilitare “posizioni unificate” dell’Unione europea alle Nazioni unite. Su questo punto sono circolate, soprattutto in Francia, accuse di cessione di sovranità.

ECONOMIA: COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA E CONSIGLIO DI ESPERTI Il trattato prevede inoltre “legami più stretti tra cittadini e imprese su entrambi i lati del confine”, in particolare attraverso “procedure accelerate” per far progredire i progetti in corso o da sviluppare. Con il nuovo testo viene istituito un “comitato di cooperazione transfrontaliera” che riunisce Stati, comunità e parlamenti. L’obiettivo del “bilinguismo” nei territori transfrontalieri è riaffermato, senza però cambiare i “linguaggi amministrativi”. Tuttavia il deputato Bernard Monot, di Debout La France, ha spiegato che l’obiettivo del trattato, a suo parere, sarebbe quello di “consegnare l’Alsazia e la Lorena” alla Germania. E “la lingua dell’amministrazione”, è l’accusa, diventerebbe il tedesco.

I due Stati istituiscono infine un “Consiglio franco-tedesco di esperti economici” composto da dieci membri indipendenti per formulare “raccomandazioni sull’azione economica” dei due paesi. Parigi e Berlino si impegnao a sviluppare “progetti comuni” soprattutto nelle energie rinnovabili e per “l’efficienza energetica”.

(fonte afp)