Perché Theresa May può sopravvivere alla prova della sfiducia

Il voto previsto per stasera

GEN 16, 2019 -

Roma, 16 gen. (askanews) – Dopo la cocente e peraltro attesa sconfitta al voto parlamentare sull’accordo con la Ue sulla Brexit, il governo di Theresa May oggi deve affrontare l’offensiva parlamentare del partito laburista, che ha chiesto la sfiducia nella speranza di dare il colpo di grazia all’esecutivo conservatore e di passare a nuove elezioni. Ma lo stesso leader laburista Jeremy Corbyn sa bene che May con tutta probabilità sopravviverà al voto atteso per la serata di oggi. Un esponente autorevole del partito d’opposizione ha ammesso stanotte alla Bbc che difficilmente la mozione di sfiducia passerà, dopo che anche i ribelli conservatori e gli alleati di governo nordirlandesi, gli unionisti del Dup, hanno fatto sapere che continueranno a sostenere la premier, battuta ieri con un margine di 230 voti.

May ha promesso che se supererà lo scoglio della sfiducia incontrerà i parlamentari di ogni orientamento per “identificare ciò che serve per ottenere il sostegno della Camera”, anche se il suo ufficio non ha voluto dire se la premier sia disposta a discutere anche con l’opposizione. Lunedì poi May dovrebbe tornare ai Comuni con una proposta alternativa per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. “La Camera ha parlato e questo governo ascolterà” ha detto ieri sera May nell’aula che l’aveva appena travolta con una valanga di voti contrari.

Oggi il dibattito nell’aula dei Comuni sulla sfiducia dovrebbe cominciare dopo il question time di May, previsto per le 13 italiane, e il voto è atteso attorno alle 20 italiane. Da domani la premier comincerà una serie di incontri con parlamentari di alto livello, mantenendo le “linee rosse” del governo, escludendo cioè la richiesta laburista di mantenere un’unione doganale con la Ue, il cui accoglimento potrebbe compromettere la tenuta interna del governo.

Il voto di sfiducia di stasera è stato chiesto da Corbyn e appoggiato dai parlamentari dello Scottish national Party, dei liberaldemocratici, del Plaid Cymru gallese e dei Verdi. Il segretario ombra al commercio internazionale Barry Gardiner ha ammesso ieri sera che potrebbero esser necessari più voti di sfiducia per scalzare la premier. “I numeri probabilmente non ci saranno domani” ha detto alla Bbc. “Speriamo che possiamo, ma non sarà un episodio isolato”. Nonostante il no di massa all’accordo sula Brexit, i ribelli conservatori oggi probabilmente sosterranno May al voto di sfiducia. Il leader dei Brexiters Boris Johnson ha detto che l’ampia sconfitta offre a May una “grande mandato per tornare a Bruxelles” e negoziare un accordo migliore. E la leader degli unionisti nordirlandesi Arlene Foster ha detto che il suo partito, che tiene di fatto in vita il governo May, voterà contro al sfiducia per “dare al governo lo spazio per elaborare un piano”.

Bea/Int9