A Roma la candidata francese e UE a guida Fao: assieme più forti

Geslain-Lanéelle prima aspirante Direttore generale scelta da Ue

GEN 15, 2019 -

Roma, 15 gen. (askanews) – “Né pessimista né fatalista”, Catherine Geslain-Lanéelle punta a diventare il nuovo direttore generale della FAO, con l’elezione che si terrà a giugno a Roma. E nella capitale italiana, a palazzo Farnese, ha incontrato oggi la stampa da “candidata della Francia e dell’Unione europea” alla guida dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura per gli anni 2019-2023. È la prima volta che l’Ue presenta in modo unitario un candidato, e può stupire in un momento di forte bisogno one europea, ma a Geslain-Lanéelle appare “indispensabile e anche naturale, perché l’Ue è molto presente e attiva alla FAO e fin dalla sua creazione ha sempre attribuito una grande importanza all’agricoltura e all’alimentazione”. E anche perché “l’Ue crede al multilateralismo e all’idea che assieme siamo più forti”, ha sottolineato la candidata alla direzione Fao. Insomma: “sappiamo che si possono avere 28 posizioni diverse, ma alla fine bisogna arrivare al consenso sull’essenziale”.

Quindi avanti tutta, dato che “da oltre 40 anni questa istituzione non è diretta da un europeo”. In vista del voto di giugno “la competizione sarà dura – ha dichiarato l’aspirante direttore generale, e il compito da affrontare, in caso di vittoria, enorme, con 821 milioni di persone “che ancora oggi soffrono la fame e un numero in accettabile di persone malnutrite”, 2 miliardi. Le priorità delineate oggi sono: rilanciare nell’agenda globale le questioni fondamentali per la FAO (“nutrire, proteggere il pianeta e la biodiversità, in un contesto dove la maggioranza dei poveri vive nel mondo agricolo e della pesca” e i conflitti e il cambiamento climatico complicano la situazione, dunque bisogna intervenire lì”), ottenere un aumento degli investimenti pubblici e privati, puntare sull’innovazione, tecnologica e scientifica, “ma anche nell’approccio alle grandi questioni “. Una missione “difficile, non lo si può negare, e che implica la trasformazione del sistema alimentare, per cui servono investimenti. Agricoltura, pesca, foresta restano fondamentali per nutrire il pianeta”.

Nominata candidato dell’Unione Europea lo scorso 15 ottobre, Catherine Geslain-Lanéelle è agronomo, è stata il direttore generale del ministero francese dell’Agricoltura, ha lavorato nel campo della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale in Francia e di alimentazione si occupa da tre decenni. È bilingue – francese e inglese – e parla correntemente l’italiano e lo spagnolo. A Roma in questi giorni nessun incontro a livello governativo sull’agenda, ma, aggiunge, “ieri ho avuto una riunione con il gruppo di lavoro europeo della FAO e la scorsa estate, fino a settembre, ho incontrato tutti i rappresentanti governativi: in questo modo ho avuto l’appoggio alla candidatura UE e di tutti gli Stati membri “. Italia, dunque, compresa.