##Juncker chiede a Romania tregua interna durante presidenza..-3

Presidente Iohannis: "Lo stato di diritto non è negoziabile"

GEN 11, 2019 -

Bucarest, 11 gen. (askanews) – Iohannis, da parte sua, è andato giù durissimo: “Lo stato di diritto in Romania – ha detto durante la conferenza stampa con Juncker – non è negoziabile. L’ho reiterato molte volte e resto di questa opinione. La discussione sulle regole della giustizia in Romania è complicata, e va avanti già da due anni. Spero che da parte di coloro che sono implicati in questa discussione ci sia la volontà di concluderla in modo conforme alle attese del popolo romeno e delle richieste della Commissione europea, della commissione di Venezia e del Greco (del Consiglio d’Europa, ndr). Non possiamo costruire in Romania – ha sottolineato il presidente – un sistema giudiziario che non sia compatibile con gli altri sistemi giudiziari nel resto dell’Europa”.

“Prima ancora dell’adesione all’Ue – ha ricordato ancora Iohannis -, abbiamo voluto far parte dello spazio dei valori europei, e se vogliamo restare in questo spazio è evidente che dobbiamo continuare a rispettare i principi e le regole di base dello stato di diritto. Nella discussione in corso non dovremmo compromettere nessuno di questi valori e principi. Queste discussioni non fanno bene all’immagine nella Romania. I problemi di politica interna non devono assolutamente avere impatto sulle nostre decisioni a livello europeo e credo che questo sia stato ben compreso da tutte le forze politiche”, ha concluso il presidente romeno.

Nel pomeriggio, nella conferenza stampa congiunta la premier Viorica Dancila, dopo la riunione della Commissione con il governo di Bucarest, Juncker ha ribadito il concetto: “Ieri sera ho ricordato le regole europee e il necessario rispetto dello stato di diritto. Ho detto che L’Europa è fatta, sì, di compromessi, ma che non si possono fare compromessi su ciò che è essenziale. E l’essenziale – ha avvertito – subirebbe un impatto negativo se fosse attuata un’amnistia come quella che alcuni prospettano in questo paese: sarebbe un passo indietro”, ha sentenziato il presidente della Commissione.

“Sono venuto qui – ha detto ancora Juncker – per chiedere alla Romania di mettere fine a problemi e litigi interni, a mettere da parte questi problemi di politica interna. Ho avuto un impegno da parte della premier di non gettare un’ombra sulla presidenza romena del Consiglio Ue, di non esportare in Europa i problemi interni”. Su questo, ha riferito, “sono stato rassicurato dai miei incontri con il primo ministro romeno e con il Presidente della Repubblica”, e anche “dopo aver parlato con il presidente della Camera e con il presidente del Senato. Penso – ha concluso Juncker – che questo messaggio ora sia stato ben compreso”.