##Juncker chiede a Romania tregua interna durante presidenza..-2

Presidente Commissione: "Non esportate in Ue problemi interni"

GEN 11, 2019 -

Bucarest, 11 gen. (askanews) – Il governo di Bucarest è accusato di esercitare o tollerare pressioni sui procuratori anti corruzione, di rimuovere giudici “scomodi” o di ostacolarne le indagini, di voler riformare la legislazione in modo da compromettere l’indipendenza del sistema giudiziario (difesa da Iohannis), di voler introdurre misure per depenalizzare la corruzione nell’esercizio di cariche pubbliche (in pratica un’amnistia per i politici corrotti), di aver autorizzato una pesante repressione poliziesca delle proteste contro queste misure e, infine, di avere in cantiere provvedimenti per cercare di mettere sotto controllo anche la stampa e le Ong.

Le critiche al governo non vengono solo dall’opposizione dal presidente della Repubblica, ma sono state circostanziate anche nei rapporti di due organismi del Consiglio d’Europa di Strasburgo la Commissione di Venezia e il Greco (Gruppo di Stati contro la corruzione), nelle richieste della Commissione europea e in una risoluzione del 7 novembre scorso del Parlamento europeo.

Ieri sera, durante la cerimonia solenne per l’inaugurazione della presidenza romena, Juncker era stato chiarissimo: “L’Europa è fatta di compromessi, ma quando si tratta di diritti umani, di stato di diritto, di lotta alla corruzione, non c’è compromesso possibile”, aveva sottolineato. Un concetto che ha ripetuto oggi ancora tre volte. “Dovrete riuscire – ha detto durante il suo intervento stamattina all’inizio della riunione dell’intera Commissione europea con il presidente Iohannis – a stabilire sul piano nazionale la coesione e il consenso affinché possa aver successo una presidenza che resterà negli annali della storia come la prima presidenza romena” del Consiglio Ue.

Successivamente, durante la conferenza stampa congiunta con Iohannis, Juncker ha aggiunto: “Sarebbe utile che all’interno di questo paese si stabilisse un’atmosfera, uno spirito di consenso, in modo che tutti i romeni che dicono più o meno le stesse cose possano andare avanti. Non si possono esportare verso l’Europa i conflitti interni – ha sottolineato il presidente della Commissione -, non si può fare una polemica senza senso e senza scopo perché si incontrano delle difficoltà sul piano interno. Vorrei che la Romania potesse essere utile all’Europa, e potrà essere utile se stabilirà le precondizioni che le permetteranno di portare a termine con successo la sua presidenza, la prima della sua storia, che – ha osservato – penso sarà una grande presidenza” del Consiglio Ue. (Segue)