Eritrea ed Etiopia aprono nuovo valico di confine dopo accordo pace

Firmato lo scorso luglio dopo 20 anni di ostilità

GEN 7, 2019 -

Addis Abeba, 7 gen. (askanews) – I leader di Etiopia ed Eritrea, Abiy Ahmed e Isaias Afewerki, hanno riaperto oggi un valico di frontiera tra i due Paesi nell’ambito del processo di riconciliazione avviato con l’accordo di pace firmato ad Asmara lo scorso luglio. Il ministro dell’Informazione eritreo, Yemane Gebremeskel, ha ricordato su Twitter che “l’articolo 3 della Dichiarazione congiunta di pace e amicizia del 9 luglio prevede il ripristino delle linee di trasporto, commerciali e di comunicazione tra i due Paesi”.

Stando a quanto riferito dai media etiopici, i due leader hanno riaperto il valico tra Humera, in Etiopia, e Oum Hajer, in Eritrea, all’estremo occidente del confine tra Eritrea e la regione etiopica del Tigray. Presente all’inaugurazione anche il presidente dello Stato del Tigray, Debretsion Ghebremicheal.

Prima dell’arrivo al potere di Abyi, lo scorso aprile, il governo etiopico era dominato dal Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf), espressione della regione del Tigray, sebbene rappresentasse solo il 6% della popolazione. Il Tplf aveva contestato, lo scorso giugno, la decisione di Abiy, di etnia Oromo, di accettare l’accordo di pace con l’Eritrea del 2000, che aveva messo fine a due anni di guerra per presunte questioni di confine, riconoscendo la sovranità di Asmara sulla città di Badma, come da decisione Onu.

Dopo l’accordo di luglio, a settembre erano già stati riaperti i valichi tra la città di Bure, in Etiopia, e Debay Sima, in Eritrea, nella zona est della frontiera, e tra Zalambessa, Etiopia, e Serha, Eritrea, a ovest. Tuttavia alla fine di dicembre sono stati chiusi i valichi tra Eritrea e Tigray – Zalambessa e Rama – senza alcuna spiegazione ufficiale, con un rafforzamento delle misure di sicurezza da parte eritrea. Secondo la pagina Facebook Eritrean Press, tale decisione potrebbe essere stata adottata a seguito del tentato omicidio, ad Asmara, dell’ex ministro della Difesa e attuale ministro delle Miniere, Sebhat Efrem, ora in stabili condizioni.

Come previsto dall’accordo di pace i due Paesi hanno riaperto le rispettive ambasciate, hanno rilanciato i collegamenti aerei e hanno ripristinano le linee telefoniche, oltre, appunto, ad aver riaperto il confine attraversato, da settembre a oggi, da migliaia di persone.

(con fonte Afp)