Usa, avviso Dipartimento Stato: attenzione a viaggiare in Cina

Rischio di arresto e divieto di uscita dal paese

GEN 4, 2019 -

Roma, 4 gen. (askanews) – Il Dipartimento di Stato Usa ha chiesto ai cittadini americani di essere prudenti nei viaggi in Cina per il rischio di arresti arbitrari e restrizioni speciali per i cittadini con doppio passaporto Usa-Cina. Il “travel advisory” è stato emesso dopo che 13 cittadini canadesi sono stati fermati nella Repubblica popolare in una mossa che segue l’arresto nel paese nordamericano di un’alta dirigente della compagnia cinese Huawei. Otto poi sono stati rilasciati.

“Le autorità cinesi hanno esercitato un’ampia autorità nel proibire ai cittadini Usa di lasciare la Cina usando i ‘divieti di uscita’, qualche volta tenendo i cittadini Usa in Cina per anni”, spiega l’allerta. “Qusti bandi sono esercitati coercitivamente”, continua il messaggio della diplomazia americana, la quale avverte che i “cittadini Usa possono essere detenuti senza accesso ai servizi consolari Usa o a informazione sui loro presunti crimini, possono essere soggetti a prolungati interrogatori e a estesa detenzione per ragioni collegate alla ‘sicurezza dello Stato’. Il personale di sicurezza può arrestare e/o espellere i cittadini Usa per aver inviato messaggi elettronici privati critici con il governo cinese”.

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo, in un’intervista a Fox News, ha chiarito che con questo avvertimento di viaggio si vuole “far sapere che ci sono più rischi per quello che la Cina ha fatto a persone che viaggiavano lì e alle quali non è stato permesso di ritornare”.

Il provvedimento cinese viene mentre a Ottawa si lavora per ottenere il rilascio dei cittadini canadesi fermati, con provvedimenti che vengono ritenuti dagli osservatori una rappresaglia per l’arresto di Meng Wanzhou, capo finanziario di Huawei su mandato di cattura internazionale degli Usa, verso i quali potrebbe essere estradata.

Il portavoce di Global Affairs Canada, Guillaume Berube, ha confermato che 13 persone sono state fermate, ma otto poi rilasciate, dall’inizio della vicenda. Tra quelli ancora in detenzione, ci sono l’ex diplomatico Michael Kovrig e il consulente Michael Spavor, entrambi fermati per attività contro la sicurezza nazionale.