Somalia, ex leader Shebab escluso da voto, 16 morti nelle proteste

Mercoledì il voto per le presidenziali dello Stato South West

DIC 17, 2018 -

Roma, 17 dic. (askanews) – L’ex leader degli Shebab, Muktaw Robow, non figurerà più come candidato alle elezioni del prossimo 19 dicembre per la presidenza dello Stato del Sud Ovest (South West State), in Somalia. Lo ha confermato la Commissione elettorale, citata dai media somali, dopo che Robow è stato arrestato giovedì scorso con l’accusa di aver tradito l’accordo raggiunto con il governo federale somalo al momento della sua resa, nell’agosto del 2017.

Unico leader fondatore degli Shebab sopravvissuto fino ad oggi, Robow è stato accusato di aver violato l’intesa raggiunta con Mogadiscio, “dando vita a una milizia” con l’intento di “minare la stabilità” del Paese. Arrestato a Baidoa, capoluogo dello Stato Sud Ovest, è stato subito trasferito a Mogadiscio.

Il suo arresto ha scatenato a Baidoa tre giorni di violente proteste di piazza, costate la vita ad almeno 16 persone, mentre a Mogadiscio si è dimesso il ministro per i Lavori pubblici, Abdifitah Ibrahim, in segno di protesta contro l’interferenza del governo federale nelle elezioni regionali. Mogadiscio aveva più volte obiettato alla candidatura di Robow, annunciata lo scorso ottobre, preferendogli il candidato Abdiaziz Lafta Gareen.

Robow, membro del sotto-clan Leysan (del clan Rahaweyn) uno dei più presenti nello Stato, godeva di forte popolarità. “Questa è una violazione della democrazia – ha detto un abitante di Baidoa alla France presse – Robow correva nella sua regione e la sua gente lo voleva. Il governo non ha il diritto di arrestarlo”.

(con fonte Afp)