Strasburgo, testimoni: il 29enne Chérif ha urlato “Allah Akbar”

Grave il giornalista italiano. Il bilancio. La caccia all'uomo

DIC 12, 2018 -

Roma, 12 dic. (askanews) – Alcuni testimoni hanno udito l’attentatore di Strasburgo urlare “Allah Akbar” al momento dell’attacco al Mercatino di Natale: lo ha detto il procuratore di Parigi. Inoltre, “quattro persone vicine” allo sparatore sono state fermate e si trovano in custodia cautelare, così sempre il procuratore di Parigi. Per fonti di stampa, tra i fermati figurano due fratelli di Chérif Chekatt, il sospettato della sparatoria.

Mentre risulta tra i feriti più gravi il giornalista italiano rimasto coinvolto nell’attentato di ieri a Strasburgo che, secondo il bilancio della prefettura, ha fatto tre morti. A quanto si apprende, Antonio Megalizzi, giovane cronista di Europhonica, sarebbe stato raggiunto da un proiettile all’altezza della nuca. Nell’attentato sono rimaste ferite 13 persone e almeno otto di queste versano in condizioni molto critiche.

Intanto prosegue, senza sosta, la caccia all’uomo che ieri sera a Strasburgo, cuore dell’Europa e sede dell’Europarlamento, ha seminato il terrore e ridestato l’incubo terrorismo. Centinaia di membri delle forze di sicurezza sono impegnati nelle ricerche dell’attentatore in fuga, che ha aperto il fuoco al Mercatino di Natale allestito in città.

Circa 350 persone, tra cui 100 membri della polizia giudiziaria, militari e due elicotteri, sono alle calcagna dell’attaccante, ha confermato il ministro dell’Interno Christophe Castaner dalla prefettura di Bas-Rhin a Strasburgo, dov’è stato inviato dal presidente Emmanuel Macron. Castaner ha detto che l’attentatore era “già conosciuto per reati di diritto comune, per i quali è già stato condannato in Francia e Germania ed ha scontato le sue condanne”. Il sospetto è stato identificato nel 29enne Chérif Chekatt, nato in Francia da genitori marocchini già segnalato con il “fichè S” per radicalizzazione.

“A partire dalle 19:50” ha aperto il fuoco “seminando il terrore” in “tre punti” di Strasburgo, ha spiegato Castaner, ricostruendo gli eventi. “Tra le 20:20 e le 21”, l’attentatore ha avuto per due volte uno scambio di colpi d’arma da fuoco con le forze di sicurezza, prima di fuggire, ha detto ancora il ministro Castaner. Durante questo scambio, sarebbe rimasto ferito da una pattuglia di soldati dell’Operazione Sentinella, secondo una fonte della polizia. “Abbiamo sentito diversi spari, forse tre, e abbiamo visto diverse persone correre, uno di loro è caduto, non so se perché inciampato o colpito”, ha raccontato un testimone dal suo appartamento.

La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “omicidio, tentativo di assassinio in connessione con attività terroristica e cospirazione criminale”. Dopo questo attacco, il governo ha alzato il livello del piano Vigipirate ad “allarme attentato”, ha annunciato il ministro degli Interni. Questa misura include “l’istituzione di controlli rinforzati alle frontiere e su tutti i mercati di Natale in Francia per evitare il rischio di mimetismo”, ha affermato. Inoltre, ci sarà anche una maggiore mobilitazione del sistema Sentinella in tutto il paese.

Nella tarda serata di ieri, il capo dello Stato ha espresso su Twitter la solidarietà della “nazione intera” dopo aver presieduto a Beauvau una riunione interministeriale di crisi alla presenza del primo ministro Edouard Philippe. Un messaggio di solidarietà è arrivato dal ministro degli Esteri Enzo Moavero. “Con l’Unità di Crisi” del ministero degli Esteri “seguiamo con attenzione l’evoluzione dei tragici fatti di Strasburgo. I miei pensieri sono per le vittime, i feriti e i loro familiari. Ci stringiamo alla Francia colpita”, ha dichiarato Moavero con un messaggio sul profilo Twitter.

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