Francia, studenti di nuovo in piazza dopo arresti-gogna di ieri

In 151 minorenni in ginocchio e mani in alto davanti ad agenti

DIC 7, 2018 -

Parigi, 7 dic. (askanews) – La mobilitazione dei liceali francesi prosegue sull’onda delle proteste dei gilet gialli con una manifestazione oggi a Parigi, all’indomani degli arresti di massa di studenti minorenni a Mantes-la-Jolie che il governo ha giustificato con un “clima di violenza eccezionale”. Tutti i partiti di sinistra hanno condannato l'”umiliazione” dopo la pubblicazione di un video, filmato da vicino gli agenti di polizia, che mostra l’arresto di decine di ragazzi e ragazze, in ginocchio e mani sulla testa, davanti a un liceo di Mantes-la-Jolie, banlieue di Parigi.

Le immagini “sono dure (…) ma credo che vadano collocate in un contesto” ha risposto il ministro degli Interni Christophe Castaner, giustificando gli arresti con “vere violenze urbane” nella cittadina del dipartimento delle Yvelines. In tutto, 151 ragazzi sono stati fermati e il fermo è stato prolungato per 145 di loro, ha detto il ministro. Castaner ha puntato il dito contro la presenza, acanto ai liceali, di persone “incappucciate e armate di bastoni” che hanno gettato bottiglie di gas liquido “aperte sulle barricate in fiamme” prima degli arresti. Stamani il ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer ha ammesso a France Inter di essere stato “scioccato” dalle immagini degli arresti, ma ha anche parlato di “un clima di violenza eccezionale”. Verrà condotta un’inchiesta sugli arresti e sull’origine del video, ha aggiunto Castaner, promettendo che le conclusioni verranno rese pubbliche e che verrà “fatta trasparenza”.

Il difensore dei diritti dal canto suo ha annunciato l’apertura di una sua inchiesta sulle “condizioni” degli arresti, ricordando di essere incaricato del “rispetto della deontologia” delle forze dell’ordine e della difesa dell'”interesse superiore del bambini”.

Sul campo, i liceali protestano per il quinto giorno chiedendo l’abbandono della riforma della maturità, della via professionale e dell’accesso all’università. In centinaia hanno sfilato a Parigi al grido di “Macron démission” (Macron, dimissioni), “Macron t’es foutu, la jeunesse est dans la rue” (Macron sei fottuto, la gioventù è in piazza). Da inizio settimana la protesta degli studenti sull’onda dei gilet gialli ha bloccato tra i 200 e i 300 istituti scolastici al giorno. E sembra essere diventata man mano più violenta, con incidenti e scontri cone le forze dell’ordine. “Questa violenza, con una mobilitazione eccezionale delle forze dell’ordine è del tutto insolita, c’è un’escalation delle tensioni” ha detto ieri Louis Boyard, a capo del movimento studentesco UNL, dopo gli arresti di Mantes-la-Jolie.

Stamani nel dipartimento Seine-Saint-Denis, trenta scuole sono state interessata dalla protesta, secondo la prefettura, con quattro veicoli bruciati, bidoni della spazzatura in fiamme e e 13 arresti. Tensioni anche in Essonne, dove a Sainte-Geneviève-des-Bois, sono stati incendiati bidoni della spazzatura, due auto sono state bruciate e sono stati lanciati oggetti sulle forze dell’ordine. In provincia, le scuole superiori sono bloccate a Rennes, Nantes e Chartres. Nell’Oise, quattro scuole superiori nel centro di Beauvais e due a Méru sono chiuse oggi, secondo la prefettura. A Lione, la manifestazione è rapidamente degenerata con lanci di pietre e bottiglie in direzione della polizia, che ha risposto con lacrimogeni. Nell’Hérault, circa 500 studenti delle scuole superiori hanno manifestato nelle strade di Béziers. Una trentina le scuole bloccate a Montpellier. A Tolone, sette manifestanti sono stati arrestati per il lancio di molotov. L’FCPE, la prima federazione di genitori di studenti, ha chiesto “che le molestie degli studenti delle scuole superiori cessino, che il loro diritto a manifestare sia rispettato” e “che venga fatta tutta la luce sulle violenze della polizia contro i nostri giovani”.

(fonte Afp)