Libia, Moavero: questione ambasciatore va risolta in tempi rapidi

Giuseppe Perrone è rientrato a Roma lo scorso 10 agosto

NOV 29, 2018 -

Roma, 29 nov. (askanews) – Il governo italiano considera la questione della presenza dell’ambasciatore in Libia “urgente, non più differibile, da risolvere nei tempi più rapidi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, nel corso delle interrogazioni a risposta immediata in Senato. L’ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Perrone, è assente dalla capitale libica da oltre tre mesi, a seguito di un’intervista contestata (aveva detto che le elezioni si dovevano svolgere solo dopo il raggiungimento della riconciliazione nazionale) che ha scatenato proteste e manifestazioni di piazza.

“L’ambasciatore d’Italia in Libia, Giuseppe Perrone, non ha partecipato alla conferenza di Palermo, tuttavia è del tutto evidente che le analisi che lui ha svolto nel corso del suo lavoro hanno fornito un contributo importante per la preparazione della conferenza stessa”, ha detto il capo della diplomazia italiana, “Vorrei anche chiarire che l’ambasciatore Perrone è stato fatto rientrare in Italia, a Roma, il 10 agosto e da allora non ha fatto ritorno in Libia. La decisione presa, d’intesa con l’ambasciatore, si giustifica con i gravissimi rischi sulla sicurezza della sua persona che sono stati segnalati dalle autorità libiche a seguito dei malintesi creati dall’intervista, ma questi sono sfociati in rischi gravi per la persona, e confermati dalle competenti autorità di sicurezza italiane. Su questo punto io ho avuto modo di riferire anche in aula e mi duole se non sono stato sufficientemente bravo a esprimermi con chiarezza”.

Il governo italiano, ha aggiunto Moavero Milanesi, “intende assicurare la presenza del capo missione a Tripoli nei tempi più rapidi e segnala che l’attività dell’ambasciata non è stata mai sospesa, ma è continuata anche nelle situazioni difficili che si sono verificate. Consideriamo la questione della presenza di un capo missione urgente, non più differibile, da risolvere nei tempi più rapidi. E il governo sta già facendo tutte le opportune valutazioni al fine di assumere quanto prima questa decisione”.