A Montreal un ciclo di conferenze di Alina Marazzi

La regista racconta la sua opera tra cinema, teatro e lirica

NOV 27, 2018 -

Roma, 27 nov. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, in collaborazione con McGill University, l’Université de Montréal, l’Université du Québec à Montréal e Concordia University, è lieto di presentare il ciclo d’incontri e conferenze della regista italiana Alina Marazzi.

Martedi, 27 novembre, 17:30-19:30 McGill University, Bronfman Building 422 1001, rue Sherbrooke Ouest Conferenza, in lingua inglese, di Alina Marazzi: “Multimedial Transmigrations: Haye: Le parole, la notte (2017)” – Introduzione e presentazione a cura dei Professori Giuliana Minghelli e Eugenio Bolongaro.

Mercoledi, 28 novembre, 18:00 Udem, salle C-1017-02 du Carrefour des arts et des sciences, Pavillion Lionel-Groulx, 3150, rue Jean-Brillant Proiezioni di “Volevamo anche le rose” (84 min. v.o. sottotitoli inglese) alla presenza della regista. Presentazione e commenti a cura di Elie Castel e Giovanni Princigalli

Giovedi 29 novembre, 14:00-16:00 labdoc UQAM, Pavillion Judith-Jasmin, J-3855 1495, rue St-Denis: «Leçon de cinéma avec Alina Marazzi: mémoire personnelle, mémoire collective» – Conferenza di Alina Marazzi introdotta da Giovanni Princigalli

Venerdi 30 novembre 17:00-19:00 GEM lab 7-19 al GEM lab Concordia University Master Class con Alina Marazzi “Technologies of En-gendered Memory: Alina Marazzi’s First-Person Cinema” – Presenta Rosanna Maule, Film Studies, Concordia University

Alina Marazzi è una celebre regista di documentari, fiction e teatro. I suoi lavori si basano principalmente sulla femminilità, la maternità e la memoria: Un’ora sola ti vorrei (2002) è il primo film basato sulla sua esperienza personale. Esso è costituto da un collage di suoi filmati di famiglia che raccontano di quando sua madre era in vita. Per Sempre (2005) è un documentario sulle suore di clausura. Vogliamo anche le Rose (2007) è un documentario (dalle fattezze di un lungometraggio) che racconta le vite e le esperienze delle donne italiane durante la rivoluzione sessuale degli anni ’70. Per realizzarlo sono stati utilizzate delle riprese d’archivio e i diari di quelle donne che hanno vissuto la rivoluzione sulla loro pelle. Tutto parla di te (2013), che ha come protagonista Charlotte Rampling, affronta la tematica dei sentimenti contrastanti tipici della maternità. Esso è un intreccio di riprese documentarie, filmati amatoriali e animazioni in stop-motion.

In ambito teatrale Alina Marazzi si è occupata delle immagini multischermo de Il Sogno di una Cosa (2014), un’opera musicale di Mauro Montalbetti. Confini (2014) è un corto basato su filmati d’archivio risalenti alla prima guerra mondiale, accompagnati dalla voce della poetessa Mariangela Gualtieri che legge le sue poesie. Inoltre Alina Marazzi ha diretto yun episodio nell’ambito del progetto collettivo Super8 14reels. Il suo ultimo film è Anna Piaggi, una visionaria della moda (2016), un ritratto documentario della giornalista di moda italiana Anna Piaggi, icona internazionale del fashion. Nel 2017 ha diretto Haye, le parole la notte, un’opera musicale multimediale contemporanea a cura di Mauro Montalbetti, la cui première ha avuto luogo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia a Settembre 2017.