Libia, Lavrov: soluzione è dialogo inclusivo e tra attori libici

Russia disposta a "ruolo guida" ma tutto dipende da loro

NOV 23, 2018 -

Roma, 23 nov. (askanews) – La soluzione della crisi in Libia risiede “nel dialogo inclusivo e tra gli stessi attori libici”. Ne è convinto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, che durante il suo intervento al Forum Med 2018 in corso a Roma, ha confermato che la Russia “vuole e può giocare un ruolo guida” in questo processo. “Ma tutto dipende dai libici. Noi abbiamo parlato con tutte le figure libiche, e questo non è qualcosa che altri attori stranieri stanno facendo, loro sembrano invece sostenere questo o quel gruppo. E questo non è corretto”, ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca.

Lavrov ha notato tuttavia che “in questi giorni l’approccio di altri importanti attori esterni è lo stesso” della Russia, e “si comincia a capire che” la soluzione risiede nel “dialogo inclusivo sulla Libia e tra gli stessi attori libici”.

Il ministro ha quindi ricordato gli sforzi compiuti a maggio dalla Francia e la conferenza di Palermo della scorsa settimana. “Sosteniamo gli sforzi degli Stati confinanti, l’Egitto, l’Algeria, e quelli delle Nazioni unite, dell’inviato speciale Ghassan Salamé e vediamo che ci si sta muovendo nella giusta direzione”, ha insistito, pur ricordando che “c’è un atteggiamento di alcuni attori libici che ha bisogno di un aggiustamento”.

Secondo Lavrov, infine, la Libia è stata “rovinata dal bombardamento della Nato”, che è “andato contro la risoluzione delle Nazioni unite sulla no-fly zone”. Invece di garantire questa zona di esclusione aerea, ha insistito, la Nato ha bombardato le truppe di Gheddafi ed aiutato – assieme agli europei – a far cadere il governo di Gheddafi, creando problemi in tutta l’Africa. “E proprio quelli che hanno fornito le armi – sapete da dove arrivano le armi -, hanno minacciato il governo del Mali”, ha insistito Lavrov.