A tre partite dalla fine, mondiale di scacchi ancora in parità

L'italoamericano Caruana tenta la conquista del titolo

NOV 22, 2018 -

Roma, 22 nov. (askanews) – a tre partite dalla fine del mondiali di scacchi, e dopo nove patte, è ancora parità perfetta tra il campione uscente, il norvegese Magnus Carlsen e Fabiano Caruana, primo ‘americano’ a tentare l’ascesa al trono del ‘gioco dei re’ dopo Bobby Fischer, nonchè primo italo-americano in finale.

Dopo nove estenuanti patte il norvegese e l’italoamericano si trovano ora sul punteggio di 4,5-4,5 con tre partite ancora da giocare. Il Campionato del Mondo di scacchi si gioca a Londra sulla distanza delle 12 partite. Prima partita il 9 novembre, seconda il 10 poi giornata di riposo. Si continuerà così con due giorni di partite e uno di riposo fino al 22 novembre. Poi le ultime due partite il 24 e il 26 novembre; in caso di 6 a 6 titolo assegnato con spareggi di “gioco veloce” il 28 novembre.

Carlsen (28 anni il 30 novembre) è campione del mondo e leader della ranking Elo con 2835 (a maggio del 2014 sfiorò i 2900 punti). Nel 2013 a Chennai detronizzò, per sempre, l’indiano Anand e ha difeso il titolo altre due volte, l’ultima delle quali a New York nel 2016 contro Sergey Karjakin. Il grande pubblico ha avuto modo di conoscerlo quando, ancora tredicenne, impose una patta proprio al grande Kasparov (il video è reperibile facilmente su youtube).

Fabiano Caruana è nato a Miami il 30 luglio 1992 da padre italo-americano, mamma, nonni e bisnonni italiani, cogliendo subito la doppia cittadinanza. Ha imparato a giocare a scacchi nel primo anno delle elementari: aveva 5 anni e ha seguito un corso scolastico pomeridiano. Seguito poi da Bruce Pandolfini che aveva cresciuto anche Bobby Fischer, a 13 anni Caruana si è trasferito in Europa con i suoi genitori, in Spagna. Poi accetta di giocare per l’Italia grazie all’impegno economico della Federazione Italiana, supportata in questo anche dal CONI (2005). In questo periodo completa la sua maturazione scacchistica. Nel 2016 sceglie di giocare per gli Usa grazie all’offerta del miliardario americano Sinquefield, che gli garantisce 200.000 dollari annui più la casa a Saint Louis mentre in Italia non si era arrivati oltre i 90.000 euro annui. Una decisione questa che ha lasciato amaro in bocca ai suoi tanti tifosi in Italia, dividendo ancora di più l’ambiente tra i sostenitori e coloro che invece lo indicano come un mercenario al soldo del miglior offerente. In realtà i regolamenti internazionali degli scacchi permettono il cambio di nazionalità e diversi giocatori passano da una bandiera all’altra in base alle offerte delle federazioni.

Il bilancio tra i due vede favorito Carlsen (come anche le quote degli scommettitori), che nei confronti dello sfidante vanta uno score di 23 vittorie, 11 sconfitte e 22 pareggi ma è anche vero che quanti seguono questo sport sanno quanto l’italo americano abbia un gioco di difficile interpretazione per il campione del mondo. Il bello dell’incontro di Londra è che chiunque risulterà vincitore avrà anche la leadership del ranking internazionale e il riconoscimento universale di miglior giocatore al mondo.