Sudan, Ue e Italia lanciano due programmi salute e acqua da 14 mln

A favore della popolazione più vulnerabile dell'Est del Paese

NOV 15, 2018 -

Roma, 15 nov. (askanews) – L’Unione Europea e l’Italia hanno confermato il loro impegno nel promuovere salute e servizi igienico-sanitari (Wash) negli Stati orientali del Sudan, lanciando due programmi del valore di 14 milioni di euro a beneficio della popolazione più vulnerabile dei tre Stati Kassala, Gedaref e Red Sea, dove la Cooperazione italiana è attiva da anni.

Promuovere la salute primaria e riproduttiva, la nutrizione e l’accesso all’acqua potabile sono i cardini delle due iniziative finanziate dall’Unione Europea e realizzate dalla Cooperazione Italiana: “Strengthening resilience for refugees, IDPs and host communities in Eastern Sudan” e “Support Migrants and Host Communities in improving Access to Safe Water and Sanitation”. Stando a quanto si legge in un comunicato, entrambe le iniziative si concentrano sul capacity building e nell’incoraggiare il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle comunità sui rischi e sui comportamenti appropriati nell’ambito della salute, promuovendo al contempo buone pratiche igienico-sanitarie. Le attività vengono svolte in partnership con il ministero della Salute, dell’Irrigazione e Acqua e dell’Educazione, sia a livello Federale che degli Stati interessati.

In conferenza stampa, l’ambasciatore italiano Fabrizio Lobasso ha ricordato che l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari nei tre Stati è estremamente limitato e che tali aree sono interessate da un importante flusso migratorio che contribuisce a ridurre la capacità delle comunità di far fronte ai bisogni della popolazione con un conseguente ulteriore degrado della situazione. “Il nostro obiettivo principale – ha detto l’ambasciatore – è garantire l’efficienza e l’efficacia dei nostri interventi. Il popolo sudanese potrà contare sul sostegno dell’Italia, lavoreremo insieme alle nostre controparti al fine di assicurare un consistente aiuto nel settore igienico-sanitario soprattutto a favore delle popolazioni più vulnerabili”.

L’ambasciatore ha rimarcato che le iniziative – in linea con gli Obiettivi Sostenibili del Millennio 3 e 6, volti ad assicurare la salute e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti – saranno realizzate secondo modelli d’intervento replicabili in tutto il paese.

Il Capo della delegazione europea in Sudan, ambasciatore Jean Michel Dumond, ha sottolineato che l’Unione Europea continua ad essere il maggior finanziatore di assistenza umanitaria in Sudan. “L’Unione Europea e i suoi Stati membri concordano con il governo sudanese sulla necessità di perseguire una cooperazione allo sviluppo a più lungo termine, in linea con la strategia Humanitarian-Development Nexus, dall’intervento umanitario allo sviluppo. A questo riguardo, il Sudan rappresenta un paese pilota”, ha detto.

L’Ambasciatore Ue ha quindi aggiunto che sono in fase di identificazione nuove iniziative nel contesto del Nexus e che si aspetta di finalizzare un nuovo joint programme nel settore salute con la Cooperazione italiana entro il prossimo anno.