Giappone,causa contro soldi Stato per ascesa trono Imperatore

Fine aprile abdicazione Akihito, primo maggio intronazione Naruhito

NOV 9, 2018 -

Roma, 9 nov. (askanews) – Decine di cittadini giapponesi, tra i quali membri di gruppi cristiani e monaci buddisti, intendono presentare una denuncia contro il governo nipponico perché intende usare denaro pubblico per finanziare le complesse cerimonie che segneranno l’intronazione del nuovo Imperatore il prossimo anno.

Almeno 120 persone intendono presentare una class-action all’inizio di dicembre, sostenendo che finanziare queste cerimonie religiose con i soldi del bilancio pubblico viola la separazione tra religione e stato sancita dalla Costituzione.

Naruhito assumerà la carica di Tenno a partire dal primo maggio, dopo che l’attuale imperatore Akihito abdicherà il 31 aprile.

Denunce simili furono presentate nel 1990, quando Akihito ascese al Trono del Crisantemo dopo la morte di Hirohito. Allora tutti i ricorsi furono respinti, anche se una corte non escluse che la violazione della separazione tra stato e religione vi sia stata. “All’ultima intronazione qualcosa come 1.700 persone presentarono denunce e ci fu un certo sostegno pubblico”, ha spiegato Koichi Shin, uno di quelli che sostiene la causa contro il governo. “Si tratta – ha spiegato – di cerimonie religiose basate sullo Shintoismo imperiale”.

Nel 1990, secondo Shin, le cerimonie costarono 12,3 miliardi di yen (108 milioni di dollari all’attuale tasso di cambio). Non è ancora stato reso noto un budget per le prossime cerimonie.

(Fonte Afp)