Germania, a processo guardia SS per omicidio di massa: ha 94 anni

All'epoca dei fatti contestati era minorenne

NOV 6, 2018 -

Berlino, 6 nov. (askanews) – Un ex soldato delle SS, adesso 94enne, è scoppiato in lacrime al primo giorno del suo processo per complicità in omicidio di massa nel campo di concentramento nazista installato a Stutthof nei pressi di Danzica.

L’uomo tedesco, minorenne all’epoca dei fatti, è originario di Borken, Nord Reno-Westphalia, ha lavorato come guardia del campo dal giugno 1942 al settembre del 1944. I media tedeschi lo hanno identificato come Johann R., architetto del paesaggio in pensione, divorziato e con tre figli.

L’uomo si è presentato nel tribunale di Muenster su una sedia a rotelle, indossando un completo di lana e con un bastone in mano.

Tra gli omicidi contestati quelli di oltre 100 prigionieri polacchi, uccisi nelle camere a gas nel giugno 1944 e “probabilmente diverse centinaia” di ebrei dall’agosto al dicembre del 1944 come parte della cosiddetta “Soluzione finale” del regime nazista.

L’accusato ha inizialmente ascoltato in modo composto l’avvio dell’udienza ma è poi scoppiato in un pianto a dirotto durante le testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto, adesso in Israele o negli Stati Uniti, lette dai legali. Tra queste quella di Marga Griesbach che secondo la DPA ha ricordato di quando vide l’ultima volta il fratello di sei anni prima che venisse mandato a morire ad Auschwitz. O un’altra donna che ha denunciato che l’accusato aveva “aiutato a uccidere la mia amata madre, che mi è mancata per tutta la vita”.

L’ex guarda SS aveva tra i 18 e i 20 anni all’epoca dei fatti, quindi considerato minorenne, ed è accusato “di aver partecipato alle operazioni di sterminio in quanto guardia”, secondo il procuratore di Dortmund Andreas Brendel. “Molte persone sono state gassate, uccise a colpi d’arma da fuoco o lasciate morire di fame”, ha aggiunto spiegando che “le guardie conoscevano i metodi”. L’uomo al banco degli imputati, però, ha sempre negato di sapere delle atrocità nel campo, scrive la Die Welt e ha spiegato la magrezza dei detenuti a causa della scarsità di cibo, per tutti: tanto che due soldati potevano entrare nella divisa di un soldato solo.

Il campo di Stutthof, creato nel 1939, ha ospitato fino a 110mila detenuti, 65mila dei quali morti. Se l’accusato verrà ritenuto colpevole rischia fino a 15 anni di prigione, ma data l’età e la possibilità di fare appello probabilmente non passerà neanche un giorno dietro le sbarre.

(fonte afp) Dmo Dmo MAZ