Tre ministri pronti a lasciare il governo di Theresa May

Sempre più insistenti le voci di un accordo raggiunto tra Londra e Bruxelles

OTT 12, 2018 -

Roma, 12 ott. (askanews) – Almeno tre ministri euroscettici del governo della premier britannica Theresa May sono pronti a dimettersi dopo le voci su un accordo con l’Ue nell’ambito dei negoziati sulla Brexit che includa la cosiddetta clausola di “backstop”. Lo scrive il Telegraph. Il Financial Times ha scritto che May ha riunito il gabinetto ristretto, che comprende il Segretario di Stato per la Brexit, Dominic Raab, il ministro per l’Ambiente, Michael Gove, il cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, e il ministro per le Imprese, Greg Clark. Questo, secondo il quotidiano, fa pensare che l’accordo con Bruxelles sia vicino.

Secondo il Telegraph questo slancio delle trattative rende più realistiche le minacce di quei ministri che ritengono che il piano di “backstop” sia un “tradimento” della Brexit. La soluzione europea manterrebbe in particolare l’Irlanda del Nord nell’unione doganale in attesa di un ulteriore soluzione, per evitare il ritorno di una frontiera fisica con la vicina Repubblica d’Irlanda, e la provincia britannica continuerebbe ad essere allineata alle regole del mercato unico europeo. Ma gli Unionisti minacciano di abbandonare May se dovesse passare questo compromesso. Su questo fronte sarebbero in corso trattative, con in ballo decine di milioni di sterline. La leader del Dup, Arlene Foster ha, però, fatto capire che i soldi non compreranno il consenso al “peggior accordo del mondo”.

I tre ministri che potrebbero lasciare sono Penny Mordaunt, titolare dello Sviluppo internazionale, Esther McVey, ministro del Lavoro e la leader dei Comuni, Andrea Leadsom. I tre non sono stati invitati alla riunione ristretta di ieri. “Non è quello per cui hanno votato gli elettori”, sottolineano i ministri secondo la fonte del Telegraph.

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