Eritrea: Isaias e Conte hanno concordato di rafforzare partnership

"All'interno di un quadro regionale più ampio"

OTT 12, 2018 -

Roma, 12 ott. (askanews) – Il presidente eritreo Isaias Afwerki e il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, hanno concordato di “rafforzare la cooperazione e la partnership tra i due Paesi nell’ambito di un quadro regionale più ampio”. E’ quanto ha scritto su Twitter il ministro dell’Informazione eritreo, Yemane Gebremeskel, riferendo sull’incontro avuto oggi ad Asmara dai due leader, durante il quale sono state discusse “questioni bilaterali e regionali”.

Conte ha incontrato Isaias all’indomani della visita ad Addis Abeba. Eritrea ed Etiopia hanno firmato lo scorso 16 settembre un accordo di pace che ha messo fine a oltre 20 anni di ostilità e che sta favorendo una distensione dei rapporti anche tra Eritrea e Gibuti e tra Eritrea e Somalia.

Secondo quanto riportato ancora da Yemane, “Conte ha elogiato la ‘nuova dinamica positica che porterà una nuova era di pace e prosperità nel Corno d’Africa e oltre'” e ha espresso l’intenzione dell’Italia di “fare la propria parte nel ‘promuovere investimenti, progetti di cooperazione, programmi di istruzione e di formazione tecnica e professionale'”.

Da parte sua, il presidente del Consiglio ha detto al termine del bilaterale: “Ho voluto testimoniare al Presidente e all’intero popolo eritreo un segnale di attenzione e di soddisfazione per la svolta raggiunta nell’ambito del processo di pacificazione con l’Etiopia dopo un conflitto ventennale che ha causato decine di migliaia di vittime. La sottoscrizione degli accordi di pace e cooperazione crea le premesse per recuperare risorse fin qui dedicate alla Difesa e alla sicurezza e destinarle allo sviluppo sociale ed economico del Paese. La pacificazione e lo sviluppo dell’intera regione del Corno d’Africa, come ho detto al Presidente eritreo, possono assicurare condizioni di vita migliori alle popolazioni locali e contribuiranno a stabilizzare anche il quadro dei rapporti internazionali, stabilizzando anche i flussi migratori”.