Crisi su bandiera Sol levante, Giappone rinuncia a manovre Sudcorea

Seoul ha chiesto di non usare l'insegna con i raggi

OTT 8, 2018 -

Roma, 8 ott. (askanews) – Il Giappone ha ritirato le sue navi da un’esercitazione internazionale questa settimana, dopo aver repsinto la richiesta del paese ospite – la Corea del Sud – di non utilizzare la bandiera del Sol levante, che era utilizzata fino alla fine della seconda guerra mondiale ma che rimane come insegna delle Forze di autodifesa marittime nipponiche. Lo scrive oggi il Guardian.

La Corea del Sud aveva invitato 14 paesi a inviare loro navi per un evento di cinque giorni, che inizia giovedì presso la base di Jeju. Per evitare che la marina nipponica, però, esponesse una bandiera associata al passato militarista e coloniale nipponico, i sudcoreani avevano chiesto che veniss esposta solo la bandiere nazionale.

Oggi la bandiera nazionale nipponica è il cosiddetto “hinomaru”, cioè un punto rosso (che indica il sole) su sfondo bianco. Ma le Forze di autodifesa marittime (e anche quelle terrestri, ma in una forma modificata) ha mantenuto il “kyokujitsuki”, cioè la bandiera con il sole e i suoi raggi rossi su sfondo bianco. C’è un motivo storico: è stata proprio la neonata Marina imperiale nipponica nel 1889 a esporre per la prima volta questa bandiera.

La Corea del Sud chiesto a Tokyo di “riconsiderare la connotazione emotiva della bandiera del Sol levante sul nostro popolo” per bocca della ministra degli Esteri Kang Kyung-wha. La risposta giapponse è stata di chiusura. Il neoministro della Difesa Takeshi Iwaya ha ricordato che la bandiera fu consentita in eventi simili nel 1998 e 2002 e ha spiegato che il Giappone si deve ritirare dall’evento. “Quando si tratta di bandiere, le leggi interne e i regolamenti stabiliscono quali devono essere issate”, ha spiegato Iwaya. “Sfortunatamente – ha aggiunto – abbiamo raggiunto la decisione di non aver altra scelta che cancellare la nostra partecipazione”.