C’è l'”amore” e c’è la politica: Kim smorza le aspettative di Trump

Pyongyang: trattato pace non è merce di scambio per la denuclearizzazione

OTT 2, 2018 -

Roma, 2 ott. (askanews) – Sarà pure amore, ma fino a un certo punto. La Corea del Nord ha negato oggi la possibilità che possa smantellare il suo arsenale nucleare in cambio della dichiarazione di fine guerra da parte degli Stati uniti. In un commento pubblicato oggi dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA, Pyongyang ha escluso che il trattato di pace possa diventare “una merce di scambio”.

I rapporti tra le Coree e tra la Corea del Nord e gli Usa sono regolati dall’armistizio che, nel 1953, ha interrotto la guerra di Corea. Nel recente summit con il presidente sudcoreano Moon Jae-in, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha offerto di chiudere il complesso nucleare di Yongbyon, epicentro del programma nucleare nordcoreano, in cambio di “misure corrispettive” da parte americana.

Il vertice ha segnato una ripartenza del dialogo volto a tenere un nuovo summit tra Kim e il presidente degli Stati uniti Donald Trump, dopo quello di giugno a Singapore nel quale Kim s’è impegnato a procedere sulla via della denuclearizzazione. Trump ha reagito a questa ripartenza, sostenendo in maniera colorita che tra lui e Kim è scoppiato “l’amore”.

La proposta fatta da Kim a Moon è stata descritta da alcuni osservatori come un’idea di scambio tra il trattato di pace e la denuclearizzazione. Ma la KCNA oggi ha voluto smorzare tali attese, sostenendo che si tratta di un “processo più basilare” per riprendere i rapporti, non di un punto negoziale. “La fine della guerra…non è un semplice regalo da un uomo a un altro. Inoltre non potrà mai essere una merce di scambio per ottenere che la Repubblica democratica popolare di Corea sia denuclearizzata”, ha spiegato la KCNA.

Siamo, insomma, alla riproposizione dello schema che si è perpetuato dopo lo storico summit di Singapore: la Corea del Nord è per una denuclearizzazione graduale nella quale ogni passo di Pyongyang sia accompagnato da un corrispondente passo di Washington, mentre gli Usa vedono la denuclearizzazione completa e irreversibile come una precondizione per superare il sistema delle sanzioni e delle pressioni internazionali. La KCNA in questo senso è chiara: Pyongyang farà “passi come l’eterno smantellamento” del suo complesso nucleare “se gli Stati uniti prendono misure corrispondenti”.

Cho Sung-ryul, analista dell’istituto di strategia per la sicurezza nazionale sudcoreano, ha spiegato all’agenzia di stampa Yonhap che “il Nord sta cercando di ridurre il valore negoziale della potenziale offerta di trattato di pace di Washington, suggerendo che non è abbastanza per ottenere la denuclearizzazione”.

D’altronde il ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong Ho, recentemente, ha detto all’Onu che “non c’è modo” che il suo paese si disarmi finché gli Usa continuano a esercitare pressioni per il rispetto delle sanzioni contro la Corea del Nord. E questo, forse, nelle “belle lettere” di Kim con le quali Trump la scorsa settimana ha motivato lo scoppio dell'”amore” tra lui e il dittatore nordcoreano, non c’era scritto.