Italia e Sudan insieme per l’impresa ad alto impatto sociale

Lanciato il primo MBA italosudanese in Global Entrepreneurship

OTT 1, 2018 -

Roma, 1 ott. (askanews) – Il 29 settembre scorso a Khartoum, presso l’Università sudanese per le scienze mediche e tecnologiche – USMT, si è svolta la cerimonia di lancio del primo MBA italo-sudanese in Global Entrepreneurship, volto a formare giovani imprenditori africani all’amministrazione e gestione di impresa con particolare attitudine allo sviluppo sociale e alla solidarietà.

Come si legge in un comunicato diffuso dall’ambasciata italiana a Khartoum, l’iniziativa, oltre all’università sudanese UMST, vede la partecipazione della fondazione E4Impact dell’Università Cattolica di Milano – ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società), dell’Agenzia italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, ed è cofinanziato da imprese italiane come VueTel, Ascot, Leonardo-Selex, e sudanesi come Capital Radio 91.6. All’evento ha partecipato il viceministro dell’Industria e del Commercio sudanese, Abdelrahman Youssif, che si è detto profondamente grato alle istituzioni italiane per un’iniziativa unica nel suo genere e mai realizzata in Sudan prima d’ora.

L’obiettivo principale del MBA – che durerà un anno e si svolgerà tra Khartoum e Milano – è sostenere una cultura dell’imprenditorialità in grado di portare sviluppo attraverso una grande alleanza mirata a sviluppare con servizi di formazione, di incubazione d’impresa e di coaching una nuova generazione di imprenditori a forte valenza sociale.

“Cuore delle attività – secondo il direttore del programma Fabio Petroni – è quello di fornire agli studenti sudanesi una educazione che sia orientata ai risultati in tre diverse aree quali la capacita di trasformare un’idea in business plan, sviluppare le competenze necessarie per gestire una nuova impresa e creare solide partnership con investitori e comunità locali”.

“E’ emozionante – ha detto Fabrizio Lobasso, Ambasciatore italiano in Sudan – costatare come, con questa iniziativa, i giovani sudanesi potranno cominciare a visualizzare da protagonisti un futuro migliore per il proprio paese, sviluppando idee nuove, promuovendo sviluppo e inclusione sociale delle fasce più vulnerabili”.

Infine, il titolare della sede Aics di Khartoum, Vincenzo Racalbuto, ha sottolineato la particolare attenzione allo sviluppo dell’imprenditoria femminile sudanese, con l’assegnazione di sei borse di studio nel quadro del programma di cooperazione TADMEEN per la promozione e l’inclusione sociale di donne e gruppi maggiormente marginalizzati in linea con l’obiettivo 8 del Millennio che incoraggia una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.