Roma, 20 set. (askanews) – La proprietaria di un ristorante del Maine, Usa, ha deciso di offrire come “facoltativa” la sedazione con marijuana delle aragoste, prima che queste vengano cotte vive. Secondo Charlotte Gill, titolare del Charlotte’s Legendary Lobster Pound a Southwest Harbor, in questo modo le aragoste morirebbero soffrendo meno. O comunque di questo lei si è convinta dopo aver fatto una prova: ha soffiato fumo da cannabis in un bidone con un’aragosta e questa, rimessa senza i tradizionali elastici in compagnia di altri crostacei, si è mostrata decisamente meno aggressiva del solito.
La signora Gill ha raccontato alla stampa locale – poi la sua storia è stata rilanciata dal Washington post – di avere cercato un modo per ridurre la sofferenza delle protagoniste del suo menù e, finalmente, con la marijuana ha funzionato.
La proprietaria del ristorante ha una prescrizione medica per cannabis terapeutica. E assicura che i clienti che vorranno mangiare aragoste sedate con la marijuana non rischieranno alcun effetto collaterale, visto che il principio attivo psicotropo, il Thc, si degrada completamente a 200 gradi centigradi e per stare dalla parte del sicuro la signora Gill ha deciso di usare per la cottura un sistema combinato di vapore e calore che arriva a 215 gradi.