Russia, annullato voto per governatore Primorye “gravi violazioni”

Commissione dice no a strana vittoria di Russia Unita

SET 20, 2018 -

Mosca, 20 set. (askanews) – Nel territorio del Lontano oriente russo Primorsky Krai, la commissione elettorale ha deciso di annullare i risultati del voto nelle elezioni governatore. Lo riporta RIA Novosti. Si fa notare che lo ha ufficializzato il presidente della commissione elettorale locale, Tatiana Gladkikh. “La decisione (di annullare i risultati elettorali) è stata presa”, ha detto Gladkikh, aggiungendo che per questo è necessaria la firma di un protocollo.

In precedenza è stato riferito che il Comitato Investigativo nella regione ha iniziato a verificarele violazioni durante l’elezione. Il capo della Commissione elettorale centrale Ella Pamfilova ha dichiarato di aver preso a cuore la situazione e ha raccomandato la cancellazione per “gravi violazioni” della vittoria del candidato del partito di governo, Russia Unita, nell’elezione a governatore nella regione Primorsky, Russia orientale. Il tutto dopo proteste di piazza che hanno attirato l’attenzione dei media internazionali.

Al secondo turno il candidato del Partito comunista Andrei Ishchenko, in testa dopo lo spoglio del 95% dei voti, ha inaspettatamente perso contro il rappresentante del partito di governo “Russia Unita”, capo ad interim della regione, Andrei Tarasenko. Anche mettendo in conto un’improvvisa e totale inversione di rotta del computo dei voti, la vittoria del candidato governativo implica che gli ultimi 20mila voti conteggiati sono andati praticamente tutti a lui.

La cosa ha scatenato l’ira dell’altro candidato e centinaia di persone sono a quel punto scese in piazza vicino all’edificio dell’amministrazione regionale di Vladivostok per contestare i risultati ufficiali. “In alcuni casi, principalmente nella fase finale, ci sono state gravi violazioni della legge nel conteggio dei voti”, ha detto la presidente della Commissione elettorale centrale Ella Pamfilova.

Secondo lei, la Commissione ha osservato “rifiuti delle schede elettorali, modifiche dei dati nei protocolli finali” e “inosservanza della procedura di conteggio da parte delle commissioni locali”. Il leader del partito comunista Gennady Zyuganov ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di reagire alla “criminalità senza legge” nelle Primorye e ha annunciato un’azione di protesta panrussa.