Ungheria, vendita concessionaria riaccende timori su libertà stampa

Ad alleato di Orban società che vende pubblicità sito indipendente

SET 18, 2018 -

Budapest, 18 set. (askanews) – Un nuovo ribaltone nel mondo dei media ungheresi dopo la vittoria elettorale del premier Viktor Orban ad aprile ha riacceso di timori per una stretta del governo sul settore. Da quando è arrivato al potere nel 2010, Orban ha trasformato i media pubblici in un organo di propaganda del governo mentre i suoi alleti hanno acquisito molte partecipazioni nel media privati. Secondo un annuncio effettuato ieri, il gruppo Cemp-X, concessionario di pubblicità del sito indipendente Index.hu, è stato venduto a un gruppo di acquirenti che comprende in un politico vicino a Orban. Il 50% della società è ora in mano a Jozsef Oltyan, imprenditore ed esponete dei Cristinao-democratici, partito che governa l’unghieri in coalizione con la Fiodesz di Orban.

I media ungheresi oggi scrivono che Oltyan sui social media attacca regolarmente l’opposizione e i media indipendenti, tra cui appunto Index. Un comunicato di sfida firmato da decine di giornalisti di Index promette che la libertà editoriale del sito verrà mantenuta. “Vogliamo continaure a fare quel che abbiamo fatto finora, creare un giornale con le nostre migliori capacità, indipendentemente dalla destra o dalla sinistra” si legge. Nel loro comunicato i mnuovi proprietari di CEMP-x Online promettono che non ci saranno interferenze con le attività editoriali.

Ma negli ultimi anni i media che coprono scandali politici come Index sono spariti o sono stati acquisti da figure vicine al governo, adottando rapidamente linee editoriali pro-Orban e ricevendo un flusso costante di pubblicità da parte di enti pubblici. Dopo il voto di aprile, che secondo l’Osce si è svolto in condizioni sfavorevoli per l’opposizione, non ultimo per gli squilibri del settore media, varie testate critiche nei confronti del governo sono fallite o hanno cambiato mani e linea editoriale. Un destino che potrebbe attendere anche Index.hu.

(fonte Afp)