Siria, attivisti: aerei russi bombardano Idlib nonostante il monito di Trump

Raid all'indomani di attacchi ribelli a feudo regime Latakia

SET 4, 2018 -

Roma, 4 set. (askanews) – L’aviazione russa ha “bombardato” oggi diverse aree della provincia siriana Idlib, ultima enclave ribelle rimasta fuori dal controllo del regime di Damasco nel Nord-ovest del Paese nel mirino di una vasta offensiva dei governativi nonostante gli avvertimenti lanciati dall’occidente per evitare una “catastrofe umanitaria”. Lo ha detto l’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong vicina all’opposizione che conta su una estesa rete di attivisti in tutto il Paese.

“Il presidente siriano Bashar al-Assad non deve attaccare imprudentemente la provincia di Idlib. I russi e gli iraniani commetterebbero un grave errore partecipando a questa potenziale tragedia umanitaria”, aveva poco prima ammonito il presidente Usa Donald Trump.

“Gli aerei russi hanno bombardato di nuovo la provincia di Idlib dopo una pausa di 22 giorni”, ha annunciato alla France Presse il direttore dell’ong Rami Abdel Rahman. I raid arrivano “all’indomani degli attacchi dei ribelli contro le posizioni delle forze del regime nella vicina provincia di Latakia che hanno ucciso tre persone”, ha detto Abdel Rahman.

La provincia costiera di Latakia è uno dei principali feudi del regime siriano da cui proviene la famiglia Assad. In Idlib, i raid russi di oggi hanno preso di mira diverse zone del sud e sud-ovest della provincia, secondo l’Osservatorio, che cita in particolare la località di Jisr al-Shughour, controllata dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (HTS exfiliale siriana di Al Qaeda) e Ariha, che è una zona controllata dai ribelli.

Per più di un mese, il regime di Bashar Al-Assad ha accumulato grandi rinforzi vicino alla provincia di Idlib e a sacche adiacenti sotto il controllo dei ribelli o dei jihadisti, per una grande operazione militare. I bombardamenti sporadici contro la roccaforte anti-Assad sono iniziati il 10 agosto, prima di perdere intensità.

MAZ