Mosca, 31 ago. (askanews) – Eltsin aveva detto in anticipo a Clinton che Putin sarebbe diventato presidente della Russia. Il sito web della Presidential Library ha pubblicato le trascrizioni di conversazioni tra l’allora leader della Casa bianca e il capo del Cremlino Boris Eltsin sull’allora premier russo Vladimir Putin.
La prima conversazione fu una telefonata, all’inizio di settembre 1999 e in realtà fu la presentazione a Clinton di Putin come futuro presidente della Federazione russa. “Mi ci è voluto molto tempo per pensare a chi potrebbe diventare presidente della Russia nel 2000. Alla fine, l’ho incontrato (Putin, ndr), ho studiato la sua biografia, i suoi interessi e così via. Ho scoperto che si tratta di una persona solida che è a conoscenza di tutto ciò che accade sotto il suo controllo “, disse Eltsin. “Ma è anche forte, molto socievole. Sono sicuro che lo vedrai come un partner altamente qualificato”, aggiunse. In risposta, Bill Clinton afferma di avere già “buoni contatti con Putin” e non vede l’ora di incontrarlo.
La successiva conversazione tra i presidenti di Russia e Stati Uniti avvenne il 19 novembre 1999, già durante un incontro personale. Come risulta dalla trascrizione, alla fine della conversazione, Bill Clinton ha chiesto a Boris Eltsin chi vincerà le elezioni presidenziali in Russia. “Putin, ovviamente. Sarà il mio successore. È un democratico e conosce l’occidente”, ha detto Eltsin. “Farò tutto il possibile perchè vinca, con mezzi legali, ovviamente. E vincerà. Lavorerete insieme. Continuerà la direzione che ho scelto in democrazia ed economia”, ha aggiunto.
Nel settembre 1999, Vladimir Putin era il primo ministro russo, in sostituzione di Sergei Stepashin. Un periodo molto complesso per gli affari interni russi, in particolare con i militanti nel Daghestan, e atti terroristici a Buinaksk, Mosca e Volgodonsk:oltre 300 vittime. Subito dopo la nomina di Putin come primo ministro il 9 agosto 1999, Boris Eltsin ha dichiarato in un discorso televisivo che avrebbe sostenuto la sua candidatura nelle successive elezioni presidenziali.